I precetti dell'Eterno sono giusti e rallegrano il cuore; il comandamento dell'Eterno è puro e illumina gli occhi. Salmo 19:8 CIF 136.1
Nel principio Dio diede all’umanità la sua legge come mezzo per raggiungere la felicità e la vita eterna. L’unica possibilità di Satana di ostacolare i piani di Dio era indurre uomini e donne a disubbidire a questa legge e il suo costante sforzo è stato di travisarne gli insegnamenti e di sminuirne l’importanza. Il suo colpo magistrale si è evidenziato nel tentativo di mutare la legge stessa in modo da portare gli uomini a violarne i precetti pur professando di ubbidire ai suoi princìpi. CIF 136.2
Uno scrittore ha paragonato il tentativo di cambiare la legge di Dio a un’antica usanza che consisteva nel girare in una posizione sbagliata il cartello indicatore collocato all’incrocio di due strade importanti. La perplessità e gli inconvenienti che ne derivavano si possono facilmente immaginare. CIF 136.3
Dio predispose una specie di segnaletica per coloro che viaggiavano nel nostro mondo. Un cartello indicava la volontaria ubbidienza al Creatore nel cammino verso la felicità e la vita, mentre l’altro indicava la via della disubbidienza che portava alla sofferenza e alla morte. La strada della felicità era chiaramente delineata come lo era quella che conduceva alle città di rifugio sotto la dispensazione ebraica. Purtroppo il nemico ha girato il cartello e così folle intere hanno smarrito la strada. CIF 136.4
Per mezzo di Mosè, Dio diede le seguenti istruzioni agli israeliti: “Dovrete rispettare il sabato: è un segno del legame che c’è tra me e voi per tutte le generazioni; così riconoscerete che sono stato io a scegliervi. Rispettate dunque il sabato perché per voi è un giorno sacro. Chi non lo rispetterà... sarà messo a morte... Gli israeliti dovranno rispettare il riposo del sabato per tutte le generazioni; si tratta infatti di un impegno per sempre. Per sempre questo giorno sarà un segno del legame che c’è tra me e gli israeliti: io ho fatto il cielo e la terra in sei giorni, ma nel settimo ho smesso il lavoro e mi sono riposato”. Esodo 31:13-17. CIF 136.5
Con queste parole il Signore definì chiaramente l’ubbidienza come via che conduce alla città di Dio, ma Satana ha spostato il pannello indicatore orientandolo nella direzione sbagliata: ha istituito un falso giorno di riposo e ha fatto credere che gli uomini ubbidissero ugualmente all’ordine del Creatore. Dio ha dichiarato che il settimo giorno è il giorno di riposo dell’Eterno. Quando “furono compiuti il cielo e la terra”, egli glorificò questo giorno rendendolo il memoriale della sua opera creatrice. “Il settimo giorno, terminata la sua opera, Dio si riposò. Il settimo giorno aveva finito il suo lavoro. Dio benedisse il settimo giorno e disse: ‘È mio!’ Genesi 2:2, 3 PK 178-180 CIF 136.6