Noi lo amiamo, perché egli ci ha amati per primo. 1 Giovanni 4:19 CIF 147.1
Il pentimento che non porta a una riforma dello stile di vita non è sincero; ma il peccatore che mantiene le promesse fatte, che restituisce ciò che ha rubato, che confessa i propri peccati e ama Dio e il prossimo può essere certo di passare dalla morte alla vita. Quando ci rivolgiamo al Cristo, addolorati per le nostre colpe e i nostri peccati, e veniamo perdonati per la sua grazia, l’amore rinasce in noi. Ogni peso diventa leggero, perché il giogo del Cristo è facile da portare; si prova gioia nel compiere il proprio dovere, piacere per ciò che prima costava sacrificio e il sentiero che sembrava buio, appare ora illuminato dai raggi del Sole di giustizia. CIF 147.2
La bellezza del carattere del Cristo che nobilitava ogni sua azione, che gli faceva provare gioia nel compiere la volontà di Dio, conducendo una vita caratterizzata dall’amore e dalla ricerca della gloria del Padre, trasparirà nella vita dei suoi discepoli. Chi non è sinceramente consacrato non può suscitare né tanto meno esprimere quell’amore che nasce solo nell’animo in cui regna Gesù. “Noi amiamo Dio, perché egli per primo ci ha mostrato il suo amore”. CIF 147.3
I figli di Dio, in particolare coloro che da poco confidano nella sua grazia, devono fare attenzione a non incorrere in due errori. Il primo, di cui abbiamo già parlato, consiste nel contare sulle proprie opere, confidare nei propri sforzi per condurre una vita secondo la volontà di Dio. Chi vuole essere giusto, cercando di osservare la legge con le proprie forze, tenta l’impossibile. Senza il Cristo ogni azione umana è contaminata dall’egoismo e dal peccato; solo la sua grazia ci può rendere puri tramite la fede. Il secondo errore è opposto, ma non per questo meno pericoloso. Esso consiste nel credere che Dio dispensi l’uomo dall’osservanza della sua legge e che, siccome attraverso la fede possiamo avvalerci della grazia del Cristo, le nostre opere non siano determinanti ai fini della redenzione. CIF 147.4
È importante precisare, che ubbidire significa servire con amore e non manifestare un puro formalismo. La legge di Dio esprime realmente il carattere del suo Autore, è l’incarnazione del grande principio dell’amore e il fondamento del governo di Dio in cielo e in terra. Se si rinnova l’immagine di Dio, se regna il suo amore, la sua legge si manifesterà sicuramente nella nostra vita. Quando infatti l’uomo viene trasformato fino ad assomigliare al proprio Creatore e animato dallo stesso amore, può dire che la promessa del nuovo patto. SC 59,60 CIF 147.5