Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che è il vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio. Romani 12:1 CIF 155.1
Dobbiamo preservare le nostre forze per lavorare per la sua causa e presentare la nostra testimonianza quando è necessario. Vidi che dobbiamo essere scrupolosi con la nostra forza, e non prendere su di noi quei pesi che altri possono e devono portare. Dobbiamo coltivare una disposizione mentale allegra, piena di speranza e pacifica, poiché la nostra salute dipende da questo. Vidi che tutti avevano il dovere di salvaguardare e curare la loro salute. Dobbiamo avere un’attenzione particolare e prenderci tempo necessario da dedicare alla nostra salute, affinché possiamo recuperarci dai danni derivati dal sovraccaricare e opprimere la mente. L’opera di Dio esige che ci preoccupiamo della cura della nostra salute. Quanto più perfetta sarà la nostra salute, più perfetto sarà il nostro lavoro. Quando sovraccarichiamo le nostre forze, siamo soggetti a malanni, e in questi momenti c’è il pericolo che ogni piccolo malanno possa assumere una forma più pericolosa. Non dobbiamo negligere la salute, che è il dono di Dio. Egli ha lasciato questa responsabilità a noi. T3, p. 13 CIF 155.2
Dio creò l’uomo leggermente più basso degli angeli e gli ha conferito degli attributi che, se usati correttamente, lo rendono una benedizione per il mondo e lo inducono a riflettere la gloria del Donatore. L’uomo, nonostante l’immagine di Dio, attraverso l’intemperanza ha violato il principio e la legge di Dio nella sua natura fisica. L’intemperanza di qualsiasi tipo, intorpidisce gli organi percettivi e indebolisce il sistema nervoso del cervello, così che le cose eterne non sono più apprezzate, e sono messe al livello delle cose comuni. Le facoltà superiori della mente destinate a propositi elevati, sono schiavizzate dalle passioni più vili. Se le nostre abitudini fisiche non sono corrette, le nostre facoltà mentali e morali non possono essere fortificate, perché esiste una stretta relazione tra il fisico e la morale. L’apostolo Pietro, avendo compreso questo, cominciò ad avvertire i suoi fratelli, dicendo: “Carissimi, io vi esorto, come stranieri e pellegrini, ad astenervi dai desideri della carne che guerreggiano contro l'anima”. 1 Pietro 2:11 Coloro che hanno avuto la luce riguardo al mangiare e vestirsi con semplicità, ma che si allontanano da essa che indica il loro dovere, si adopereranno in altre cose. Se mitigano le loro coscienze per evitare il giogo che dovranno portare per essere in armonia con la legge naturale, per evitare i rimproveri, violeranno i dieci comandamenti... Ci sono molti tra professi osservatori del sabato che sono più legati alla moda e ai usi mondani di quanto non lo siano per avere i corpi sani e cuori santificati. Ibid., 50,51 CIF 155.3