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I discepoli del Maestro celeste, 3 giugno CIF 164

Abbiamo trovato il Messia che, tradotto, vuol dire: “Il Cristo”. Giovanni 1:41 CIF 164.1

Mentre Giovanni era accanto ai due discepoli, vide di nuovo Gesù tra la folla. Il volto del profeta si illuminò ancora della gloria dell’Invisibile, mentre esclamava: “Ecco l’Agnello di Dio!” I discepoli non compresero bene quelle parole, ma il loro cuore trasalì. Giovanni non aveva spiegato che cosa significasse il nome “Agnello di Dio”. Essi lasciarono Giovanni e seguirono Gesù. Uno era Andrea, fratello di Simone, l’altro Giovanni, l’evangelista. Furono i primi discepoli di Gesù. Spinti da una forza irresistibile lo seguirono, ansiosi d’intrattenersi con lui, e insieme pieni di rispetto, tutti presi dal pensiero che superava la loro capacità di comprensione: costui era veramente il Messia? CIF 164.2

Gesù si accorse dei due uomini che lo seguivano. Erano le primizie del suo ministero, e gioì per quelle anime che rispondevano all’appello della sua grazia. Voltandosi, chiese loro soltanto: “Che cercate?” Giovanni 1:38. Li lasciava liberi di tornare indietro o di esprimere il loro desiderio. CIF 164.3

In quel momento essi non avevano che una meta. Una presenza occupava i loro pensieri, ed esclamarono: “Rabbì... ove dimori?” Un breve colloquio lungo la strada non poteva offrire loro ciò che desideravano. Volevano restare soli con Gesù, sedersi ai suoi piedi e ascoltare le sue parole. “Egli rispose loro: Venite e vedrete. Essi dunque andarono, e videro ove dimorava, e stettero con lui quel giorno”. Giovanni 1:39. CIF 164.4

Se Giovanni e Andrea fossero stati increduli come i sacerdoti e gli anziani, non si sarebbero messi, come semplici discepoli, ai piedi di Gesù, ma lo avrebbero criticato e ne avrebbero giudicato le parole. Invece questi primi discepoli non agirono così: avevano risposto all’appello rivolto loro dallo Spirito mediante la predicazione di Giovanni Battista. Ora riconoscevano la voce del Maestro: trovavano le parole di Gesù piene di freschezza e di verità. Una luce divina illuminò gli insegnamenti dell’Antico Testamento. I diversi elementi della verità si presentavano sotto una nuova luce. Il pentimento, la fede e l’amore permettono all’uomo di ricevere la sapienza divina. La fede che opera nella carità è la chiave della conoscenza; chiunque ama “Conosce Iddio”. 1 Giovanni 4:7. CIF 164.5

“Il giorno seguente, Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo, e gli disse: Seguimi”. Giovanni 1:43. Filippo ubbidì a quest’ordine e si mise immediatamente al servizio del Cristo. DA 138,139 CIF 164.6