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Prezioso attributo della mansuetudine,17 agosto LC 243

Beati i mansueti, perché essi erediteranno la terra. Matteo 5:5 LC 243.1

La mansuetudine è un prezioso attributo del cristiano. La mansuetudine e l’umiltà di Cristo possono essere praticate solo se condividiamo il Suo giogo... Quel giogo significa intera sottomissione. L’universo celeste osserva ogni mancata assenza di mansuetudine e di umiltà del cuore. L’autoesaltazione, è un sentimento sempre più evidente, e rende l’uomo così presuntuoso nella sua stima che non sente il bisogno né di un Salvatore, né di condividere il giogo di Cristo. Tuttavia l’invito di Gesù è rivolto ad ogni anima: Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime. (Matteo 11:29) LC 243.2

Dio aspetta solo la nostra richiesta per ricevere il potere spirituale ogni mattina e ogni sera. Solo il puro potere spirituale può sollevare gli uomini al di sopra del mondo ed espellere ogni egoismo che dimora nell’anima... L’egoismo e l’avidità hanno rovinato molte vite... Chi guarda a Gesù perde di vista il proprio Io. Con l’occhio della fede possiamo vedere Colui che è invisibile, possiamo vedere il Re nella Sua bellezza. Mediante la preghiera possiamo ricevere giustizia e rettitudine, possiamo rettificare il nostro carattere abbandonando l’Io al posto di esaltarlo... LC 243.3

La sottomissione richiesta da Cristo significa abbandono della propria volontà per opera dello Spirito Santo. Ci deve essere una trasformazione di tutto l’essere: cuore, anima e carattere... Solo all’altare del sacrificio e per mano di Dio, l’uomo egoista e avido può ricevere la luce che lo porta alla sottomissione, al giogo di Cristo che gli insegna la Sua mansuetudine e umiltà. Come principianti della fede dobbiamo incontrare Dio nel luogo stabilito. Possa Cristo infonderci il Suo Spirito e guidarci secondo la Sua verità, affinché sottomettiamo il nostro Io a Lui. Impariamo da Cristo questa grande lezione, e seguiamo l’impronta dell’Autore della Verità. MS 94, 1899 LC 243.4