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Dalla disperazione alla gioia e alla speranza, 30 gennaio LC 36

Ora il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nel credere, affinché abbondiate nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo. Romani 15:13 LC 36.1

Se Gesù non fosse morto e resuscitato, non avremmo conosciuto né pace né gioia, ma vivremmo solamente gli orrori delle tenebre e le miserie della disperazione. Non avremmo bisogno conoscere la potenza dello Spirito Santo durante i nostri momenti difficili. La lode e la gratitudine non sarebbero nel linguaggio dei nostri cuori. Durante tutta la nostra vita dovremmo imparare a partecipare alla Sua inestimabile espiazione. E impossibile per noi comprendere il nostro stato di debolezza e di incapacità di difendersi dal quale Cristo ci ha liberato. Quando soffriamo fisicamente o a causa di un lutto, non dovremmo mai lamentarci, perché tale atteggiamento disonora il nostro Redentore... Nessuno può determinare chi soffre meno e chi di più a causa dei propri peccati... LC 36.2

Come possiamo misurare I’entità dell’umiliazione di Cristo? I nostri peccati si mescolano con la coppa amara che Egli ha preso e con la coppa delle benedizioni... Il linguaggio dell’anima dovrebbe esprime la gioia e la gratitudine. Dobbiamo liberarci delle nostre esperienze negative seppellendole per sempre, e sperando che non si ripetano più... Coltiviamo solo quei pensieri che ci conducono alla gratitudine e alla lode... LC 36.3

Vi supplico, non pronunciate mai una sola parola di lamentela, ma di sentimenti di gratitudine e amore. Così facendo i vostri cuori saranno colmi di una sublime melodia. Intrecciate nelle vostre esperienze il filo d’oro della gratitudine. Che le vostre contemplazioni riguardino la nuova terra, un luogo migliore, senza lacrime, senza tentazioni, senza prove di alcun genere, dove non ci saranno rimproveri, ma gioia e felicità. Tali pensieri vi renderanno più celestiali, vi daranno un vigore celestiale, e la vostra anima assetata riceverà l’acqua della Vita. La gioia e la speranza rimarranno con voi per sempre e vi consoleranno. MS 9, 1883 LC 36.4