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Pino all’ultimo di questi miei fratelli, 14 novembre LC 335

E il Re, rispondendo, dirà loro: “In verità vi dico: tutte le volte che l’avete fatto ad uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me”. Matteo 25:40 LC 335.1

Cristo considera le necessità dei Suoi figli come se fossero sue. Ogni minima negligenza da parte dei suoi fratelli nel loro compito, la considera come mancanza di rispetto verso di Lui stesso. Gesù dice: Poiché ebbi fame mi deste da mangiare, ebbi sete e mi deste da bere; fui forestiero e mi accoglieste... (v. 35) In verità vi dico: tutte le volte che l’avete fatto ad uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me. (v. 40) Colui la cui Provvidenza ha benedetto con abbondanza, ma che la porta del cuore è stata chiusa per trattenere tutti gli impulsi generosi che si possono trovare nelle opere di carità e gentilezza, dirà: In verità vi dico: tutte le volte che non l’avete fatto a uno di questi minimi, non l’avete fatto neppure a me”. (v. 45) LC 335.2

L’amore di Cristo non può esistere in un cuore senza un amore corrispondente per i nostri simili... La salute fisica e quella spirituale possono soffrire a causa dell’inoperosità. Lo scansafatiche nella vigna, che vive solo per sé, è sempre insoddisfatto di sé stesso e degli altri, lo rifletterà sul suo volto. Invece colui che è altruista, come il Suo Maestro, si identifica con l’umanità sofferente, si distingue per tenerezza e simpatia nei confronti degli altri. Cortesia, pazienza e gentilezza, caratterizzeranno tale persona e rendono la sua presenza come una continua benedizione. Il suo volto risplende dal fulgore di una vera benevolenza. Coloro che lavorano duramente per assicurarsi la propria felicità sono infelici, mentre quelli nei cui cuori dimora la luce e le benedizioni, dimenticano il proprio Io per servire gli altri e beneficiano la piena fiducia di Dio. LC 335.3

La loro ricompensa è la Sua approvazione. Ben fatto, buono e fedele servo. Non è la quantità né la grandezza del lavoro che facciamo che conta, ma l’amore e la fedeltà con cui lo facciamo, che ci fa vincere l’approvazione del Salvatore. Adress at Goguac Lake, leafter, 1878, pp. 12-14 LC 335.4