Ora, quando Gesù ebbe finito questi discorsi, le folle stupivano della sua dottrina, perché egli le ammaestrava, come uno che ha autorità e non come gli scribi. Matteo 7:28,29 CMS 194.1
Gli studiosi di questo mondo non sono propensi ad accettare le Verità della Parola di Dio, perché hanno fiducia nella saggezza umana: si vantano delle loro superiorità intellettuali e non sono disposti a diventare umili studenti della scuola di Cristo. Il nostro Salvatore non disprezzava l’educazione, non ignorò l’apprendimento, tuttavia scelse i pescatori illetterati, non imbevuti delle tradizioni e dei costumi del tempo: erano uomini ricchi di talenti, umili e desiderosi di imparare, che Gesù poteva formare per la Sua opera. A volte, nella vita di tutti i giorni, si incontrano uomini impegnati pazientemente nei lavori più modesti che non sanno di possedere capacità che, se sviluppate, li metterebbero sullo stesso piano degli uomini più stimati. Una persona sensibile può risvegliare quella capacità latente. Questi furono gli uomini che Gesù chiamò suoi collaboratori e che ebbero il previlegio di unirsi alla sua opera. I grandi uomini nelle scuole dei rabbini e nelle classi della filosofia non avrebbero potuto eguagliare questo valore. CMS 194.2
Il Figlio di Dio era il più grande educatore che il mondo abbia mai conosciuto. Gli studiosi avvocati, sacerdoti e scribi disprezzavano coloro che erano istruiti da Cristo. Spesso fecero il tentativo di istruire Gesù stesso, al fine di sconfiggere la sua saggezza, la stessa saggezza che rivelò la loro ignoranza e rimproverò la loro follia... Loro sapevano che Cristo non aveva imparato alla scuola dei profeti e non potevano discernere l’eccellenza divina del Suo carattere sotto l’umiliante travestimento dell’Uomo di Nazareth. Ma le parole e le azioni dell’Umile Maestro, registrate dai compagni illetterati della Sua vita quotidiana, hanno esercitato un potere vivente sulle menti degli uomini da quel giorno ad oggi. Non solo gli ignoranti e gli umili, ma gli uomini istruiti, gli intellettuali e perfino i geni, esclamano con riverenza: “Nessun uomo ha mai parlato come costui”. Giovanni 7:46 RH, Sept. 25, 1883 CMS 194.3