Poiché l’Eterno dà la sapienza; dalla sua bocca procedono la conoscenza e l’intendimento. Proverbi 2:6 CMS 198.1
La scienza più grande e la più essenziale è la conoscenza di Dio e della Sua Parola... Il cristiano crescerà nella grazia nella misura in cui egli dipende dall’insegnamento della Parola di Dio, l’apprezza e si abitua a meditare sulle cose divine... L’uomo non si immagina nemmeno quanto bassa sia la stima che lui ha sul valore della cultura e della disciplina mentale. Dio vorrebbe che i Suoi allievi imparassero e portassero le loro responsabilità fino alla fine di questo mondo... Nessuno dovrebbe porsi come critico per misurare l’utilità e l’influenza di suo fratello che ha avuto pochi vantaggi nell’ottenere la conoscenza della Scrittura. Potrebbe possedere lo stesso una rara saggezza. Potrebbe avere una formazione pratica nella conoscenza della Verità. Il Salmista dice: “La rivelazione delle tue parole illumina e dà intelletto ai semplici”. Salmo 119:130 CMS 198.2
La sapienza di cui parla il salmista è quella che viene raggiunta quando la Verità è aperta alla mente e viene applicata nel cuore per mezzo dello Spirito di Dio, quando i suoi principi sono forgiati nel personaggio da una vita religiosa pratica... È lo Spirito di Dio che accresce le facoltà in un’anima perché per poter apprezzare le cose celesti e attirare gli affetti verso Dio e verso la Verità. Senza la presenza di Gesù nel cuore, il servizio religioso è solo un formalismo freddo e morto. Il desiderio ardente di comunione con Dio cessa quando lo Spirito di Dio è addolorato per causa nostra, ma quando Gesù è in noi come la speranza della gloria, allora siamo costantemente predisposti a pensare e ad agire in riferimento alla gloria di Dio. Le domande che si pongono a questo punto sono: Questo onorerà Gesù? Sarà approvato da Lui? Sarò in grado di mantenere la mia integrità? CMS 198.3
Quando accogliamo Dio come consigliere della nostra anima, allora saremo condotti su sentieri sicuri e la volontà di Dio sarà la guida suprema della nostra vita. Questa è la saggezza celeste. Essa renderà il cristiano, per quanto umile, la luce del mondo. RH, April 17, 1888 CMS 198.4