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“Venite in disparte”, 10 settembre CMS 266

Spera fermamente nell’Eterno; sii forte, si rinfranchi il tuo cuore; spera fermamente nell’Eterno. Salmo 27:14 CMS 266.1

Nessun’altra vita fu così piena di lavoro e carica di responsabilità come quella di Gesù costantemente in comunione con Dio...Vivendo come noi, partecipe delle nostre necessità e debolezze, dipendeva completamente da Dio e cercava, nella preghiera personale, la forza che gli consentisse di compiere il proprio dovere e superare le prove. Trovandosi in un mondo immerso nel peccato, Gesù sopportò angosce e tormenti; ma la comunione con Dio gli permise di deporre il peso del dolore e trovare conforto e gioia... CMS 266.2

In Cristo il grido dell’umanità perveniva sino al Padre della misericordia. Egli, come uomo, supplicava Dio per ricevere una potenza che lo unisse con la divinità... Egli ci ordina: “Venite in disparte... e riposatevi un poco”. Se ascoltassimo quelle parole saremmo più forti e più utili... Anche noi, oggi, se trovassimo il tempo per rivolgerci a Lui ed esporgli le nostre ansie, non saremmo delusi. Egli ci sarebbe vicino per aiutarci... CMS 266.3

Tutti quelli che collaborano con Dio devono distinguersi dal mondo, dalle sue abitudini e dal suo spirito. Ognuno deve imparare per esperienza personale qual è la volontà di Dio. Ognuno deve sentire Dio che parla al proprio cuore. Quella voce sarà udita distintamente quando ci sarà silenzio nell’animo e ci si sarà fermati davanti a Dio. “Fermatevi, dice, e riconoscete che io sono Dio”. (Salmo 46:10) Solo dove ci si prepara realmente a lavorare per Dio si può trovare il vero riposo. Nonostante la folla in tumulto e la tensione di un’attività intensa, lo spirito così rinvigorito vive in un’atmosfera di luce e di pace. Allora si sprigionerà una potenza divina capace di toccare i cuori. DA, 362,263 CMS 266.4