Volsi quindi la mia faccia verso il Signore DIO, per cercarlo con preghiera e suppliche, col digiuno, col sacco e con la cenere: e pregai all’Eterno: «O Signore, Dio grande e tremendo, che conservi il tuo patto e la tua misericordia con quelli che ti amano e osservano i tuoi comandamenti. Daniele 9:3,4 CMS 278.1
L’esempio delle preghiere e della confessione di Daniele, sono per noi una lezione d’incoraggiamento... Daniele sapeva che il termine della prigionia d’Israele stava per scadere, ma né lui né gli altri potevano agire in alcun modo; dovevano solo aspettare l’esaudimento della promessa del Signore... Con il digiuno e con il pentimento, il popolo attendeva il perdono dei peccati... Daniele non fa appello sulla base della sua bontà, ma dice: “O mio DIO, porgi il tuo orecchio e ascolta; apri i tuoi occhi e guarda le nostre desolazioni e la città sulla quale è invocato il tuo nome, perché noi non presentiamo le nostre suppliche davanti a te per le nostre opere giuste, ma per le tue grandi compassioni”. Daniele 9:18 L’intensità del desiderio lo rende serio e fervente. Egli continua: “O Signore, ascolta; Signore, perdona; Signore, presta attenzione e opera. Non indugiare, per amor di te stesso, o mio DIO, perché il tuo nome è invocato sulla tua città e sul tuo popolo”. (v.19) Che toccante preghiera uscì dalle labbra di Daniele! Egli rivela la sua profonda umiliazione. Il calore del fuoco celeste era riconosciuto nelle parole che salivano verso Dio. Il cielo rispose a quella preghiera inviando il suo messaggero a Daniele. In questi nostri giorni, le preghiere offerte in modo simile, saliranno a Dio. “...molto può la preghiera del giusto, fatta con efficacia”. Giacomo 5:16 Come nei tempi antichi, quando veniva offerta la preghiera, il fuoco scendeva dal cielo e consumava il sacrificio sull’altare, così in risposta alle nostre preghiere, il fuoco celeste entrerà nelle nostre anime. La luce e il potere dello Spirito Santo saranno nostri... Quel Dio che ascoltava la preghiera di Daniele, ascolterà la nostra quando verremo da Lui in contrizione. Le nostre necessità sono urgenti, le nostre difficoltà sono grandi, quindi abbiamo bisogno di avere la stessa intensità nel pregare, abbiamo bisogno di condividere i nostri pesi con nostro Signore. C’è bisogno che i cuori siano profondamente commossi oggi, come nel tempo in cui pregava Daniele. RH, Feb. 8, 1897 CMS 278.2