“Per questa ragione, io piego le mie ginocchia davanti al Padre del Signor nostro Gesù Cristo, dal quale prende nome ogni famiglia nei cieli e sulla terra”. Efesini 3:14,15 CMS 105.1
Attraverso la fede in Cristo, noi diventiamo membri della famiglia reale, eredi di Dio e coeredi di Gesù Cristo. Siamo uno in Cristo. Quando guardiamo al Calvario e vediamo il Messia sofferente che, nella natura dell’uomo e per lui ha sostenuto la maledizione della legge, sono cancellate tutte le distinzioni nazionali, tutte le differenze settarie, si perde tutto l’onore delle gerarchie, tutto l’orgoglio delle caste. La luce che brilla dal trono di Dio sopra la croce del Calvario pone fine per sempre alle separazioni fatte dagli uomini tra classi e razze. Uomini d’ogni classe sociale diventarono membri di una sola famiglia e figli del Re celeste, non attraverso il potere terreno, ma attraverso l’amore di Dio che diede Gesù perché vivesse una vita di povertà, afflizione e umiliazione, per subire la vergogna della morte, affinché potesse condurre molti suoi figli verso la gloria celeste. Non è la posizione sociale, non è la saggezza, non sono le qualità, non sono i doni di una persona che la fa diventare speciale davanti a Dio. L’intelletto e i talenti degli uomini sono doni di Dio, e devono essere impiegati alla Sua gloria e per l’edificazione del Suo regno eterno. Davanti agli occhi del Signore contano solo il carattere spirituale e morale. Questi valori sopravvivranno alla tomba e saranno resi gloriosi con l’immortalità per i secoli infiniti dell’eternità... Tutti quelli che sono resi degni di essere considerati membri della famiglia di Dio, si riconosceranno tra loro come figli e figlie di Dio. Essi si renderanno conto, che tutti ricevono la loro forza e il perdono dalla stessa fonte, ossia da Gesù Cristo, che è stato crocefisso per i loro peccati. Essi sanno che potranno lavare le loro vesti (il carattere) nel sangue di Cristo, affinché siano accettati dal Padre nel Suo nome, se desiderano stare nella brillante assemblea dei santi, rivestiti con le bianche vesti della giustizia. SM, book 1, pp. 258,259 CMS 105.2
La famiglia prende il nome dal Padre. Chi entrerà nella dimora celeste avrà il nome del Padre e il nome della città di Dio sulla fronte. Essi parteciperanno alla natura divina. RH, July 19, 1892 CMS 105.3