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Dignità senza orgoglio, 14 maggio CMS 143

Le mie labbra non diranno alcuna cattiveria né la mia lingua proferirà alcuna falsità... Rimarrò saldo nella mia giustizia, senza cedere; il cuore non mi rimprovera uno solo dei miei giorni. Giobbe 27:4-6 CMS 143.1

Ci sono pensieri e sentimenti suggeriti e suscitati da Satana che infastidiscono anche i migliori uomini, ma se loro non si sentono apprezzati, se sono respinti in quanto ripugnanti, la loro anima non è contaminata con la colpa e nessun altro è contaminato dalla loro influenza. Ognuno di noi potrebbe diventare il sapore della vita a vita per coloro che ci circondano. C’è un gran bisogno di un più profondo apprezzamento per la santa Verità di Dio. Se tutti avessero realizzato la solennità e l’importanza del messaggio biblico, molti peccati che si commettono ora, non si ripeterebbero più. Non è forse vero che troppo spesso i pensieri comuni sono mescolati ai sacri temi della Verità? Ovunque ciò avvenga, lo stendardo della Verità viene abbassato. Il nostro esempio inadeguato porta gli altri a considerare la Verità con leggerezza e questo è uno dei più grandi peccati agli occhi di Dio. È privilegio di ognuno vivere in modo tale da ricevere le benedizioni e di essere approvati da Lui. Dobbiamo cercare di essere ogni ora in comunione con il Cielo. Non è la volontà del Padre celeste quando ci troviamo sotto la condanna e nelle tenebre. Il Signore non gradisce quando ci sottovalutiamo. Dobbiamo coltivare il rispetto per noi stessi vivendo in modo da essere approvati dalla nostra stessa coscienza, prima davanti agli uomini e poi davanti agli angeli. Avere sempre la testa china e il cuore pieno dell’io, non è una prova di vera umiltà. È nostro privilegio andare a Gesù per purificarci e stare davanti alla legge senza vergogna e rimorso. “Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito”. Romani 8:1 Eliminare l’Io dalla nostra vita non esclude avere il rispetto di noi stessi. Come figli e figlie di Dio dovremmo avere una dignità cosciente, in cui l’orgoglio e l’importanza personale non hanno alcuna parte. RH, March 27, 1888 CMS 143.2