Poiché così dice l’Eterno che ha creato i cieli, egli, il DIO che ha formato la terra e l’ha fatta; egli l’ha stabilita, non l’ha creata informe ma l’ha formata perché fosse abitata: «Io sono l’Eterno e non c’è alcun altro. Isaia 45:18 CMS 148.1
Attraverso la bontà di Dio siamo circondati da innumerevoli benedizioni. Il Suo amore tocca ciascuno di noi. Di fronte a noi la natura sembra rallegrarsi. Gli abitanti del mondo sono circondati con delle belle cose che esprimono l’amore del Signore. Il sole e la pioggia scendono sia sul male sia sul bene. Le colline e i mari parlano dell’amore del Creatore. È Dio che porta la gemma alla fioritura, il fiore al frutto ed è Lui che soddisfa i nostri bisogni quotidiani. Non un passero cade a terra senza che il Padre lo sappia. Le nostre menti dovrebbero essere colme di gratitudine e adorazione al Donatore di ogni bene. CMS 148.2
Dovremmo insegnare ai nostri figli a considerare le opere di Dio. Dovrebbero essere istruiti sul Suo amore e sulle disposizioni che ha dato per la loro salvezza. Dovrebbero dare il loro cuore e il loro amore a Colui che è morto per loro. Quando i vostri sensi si dilettano nell’amena bellezza della terra, pensate alla terra futura che mai conoscerà macchia di peccato né morte, dove la faccia della natura non porterà più l’ombra della maledizione. Conducete le loro giovani menti a contemplare le glorie della ricompensa che attende i figli di Dio. Coltivate i loro poteri d’immaginazione sullo splendore della nuova terra e della città di Dio; e quando sono affascinati da questa prospettiva, saranno più gloriosi di quanto possa immaginare la loro mente. CMS 148.3
I poeti e i naturalisti hanno molte cose da dire a proposito della natura, ma chi ne apprezza maggiormente la bellezza è il cristiano, perché la riconosce come opera del Padre, di cui intravvede l’amore in ogni fiore, in ogni cespuglio e in ogni albero. Solo chi considera le colline, le valli, i fiumi, i mari, espressione dell’amore di Dio per l’uomo, ne può comprendere pienamente il significato. RH, Feb. 14, 1888 CMS 148.4