Come giunse il giorno della Pentecoste, essi erano tutti riuniti con una sola mente nello stesso luogo. Atti 2:1 RPD 293.1
La promessa dello Spirito Santo è per noi come lo fu per i primi discepoli. Dio darà anche oggi a uomini e donne la sua potenza come la diede a coloro che alla Pentecoste udirono la parola della salvezza. Oggi il suo Spirito e la sua grazia sono per tutti coloro che ne hanno bisogno e credono alle sue promesse. Si noti che lo Spirito Santo fu riversato sui discepoli dopo che essi ebbero raggiunto la perfetta unità, avendo capito l’inutilità della loro lotta per il posto più elevato. Essi erano «di pari consentimento»; ogni divergenza era stata eliminata e la loro testimonianza portava agli stessi risultati: «La moltitudine di coloro che avevano creduto era d’un sol cuore e d’un’anima sola» (Atti 4: 32). Lo Spirito che animava l’intera congregazione dei credenti era lo stesso di Colui che morì per dare la vita eterna agli uomini peccatori. I discepoli non chiedevano la benedizione per se stessi: sentivano il peso della loro responsabilità verso le anime. L’Evangelo doveva essere recato fino agli estremi limiti della terra ed essi chiedevano che fosse loro data la potenza promessa da Cristo. Fu allora che lo Spirito Santo fu riversato e in un solo giorno si ebbero migliaia di conversioni. Così sarà ancora. Questo fatto dovrebbe spingere i cristiani a rinunciare a ogni forma di dissenso e a consacrarsi per la salvezza di chiunque sia schiavo del peccato. Essi otterranno la benedizione promessa se la domanderanno con fede. L’effusione dello Spirito Santo ai tempi apostolici fu «la pioggia della prima stagione”: i risultati furono ottimi. La pioggia dell’ultima stagione sarà ancor più copiosa. Quale promessa è fatta a coloro che vivono in questi ultimi giorni? «Tornate alla fortezza o voi prigionieri della speranza! Anche oggi io ti dichiaro che ti renderò il doppio». «Chiedete all’Eterno la pioggia nella stagione di primavera! L’Eterno che produce i lampi, darà loro abbondanza di pioggia, ad ognuno erba nel suo campo” (Zaccaria 9:12; 10: 1).8T, pp. 20,21 RPD 293.2