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Un Tizzone Strappato Dal Fuoco, 16 dicembre RPD 366

L’Eterno disse a Satana: «Ti sgridi l’Eterno, o Satana! Sì, l’Eterno che ha scelto Gerusalemme ti sgridi! Non è forse costui un tizzone strappato dal fuoco?». Zaccaria 3:2 RPD 366.1

Gesù parla del Suo popolo come di un tizzone strappato dal fuoco, e Satana capisce che cosa significa questo. Le sofferenze infinite del figlio di Dio nel Getsemani e sul Calvario furono sopportate perché Egli potesse salvare il Suo popolo dal potere del maligno. L’opera di Gesù nella salvezza delle anime che periscono è come se Lui mettesse la mano sul fuoco per salvarli. Giosuè, che rappresenta il popolo di Dio è davanti all’Angelo vestito di vesti sporche; ma quando il popolo si pente davanti a Dio per la trasgressione della Sua legge ed estende la mano della fede per afferrare la giustizia di Cristo, Gesù dice: “Toglietegli di dosso quelle vesti sudicie... e vestitelo con abiti magnifici”. Zaccaria 3:4 È solo attraverso la giustizia di Cristo che siamo abilitati a osservare la legge. Coloro che adorano Dio con sincerità e verità e affliggono le loro anime davanti a Lui come nel grande giorno dell’espiazione, laveranno le vesti sporche del loro carattere e le imbiancheranno nel Sangue dell’Agnello. RPD 366.2

Satana cerca di ingannare la mente umana affinché gli uomini non si pentano e non credano che i loro indumenti sporchi possano essere tolti senza l’intervento di Cristo. Perché afferrarci ai difetti miserabili del nostro carattere al fine di chiudere il cammino a Gesù affinché possa operare in nostro favore? Durante il tempo d’angoscia, la posizione del popolo di Dio sarà simile a quella di Giosuè. Il popolo non deve ignorare ciò che si sta facendo in cielo in suo favore. Percepirà che ogni peccato è registrato di fronte ai loro nomi nei libri del cielo, saprà anche che i peccati di tutti quelli che si pentono e accettano i meriti di Cristo, saranno cancellati... RPD 366.3

I nomi di coloro che hanno dimostrano un vero pentimento per il peccato e con una fede viva obbediscono ai comandamenti di Cristo, saranno conservati nel libro della vita e saranno confessati davanti al Padre e davanti ai Santi Angeli. Allora, Gesù dirà: “Sono miei; li ho acquistati con il mio sangue. Signs of the Times, June 2, 1890 RPD 366.4