Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo. Matteo 11:28 MVO 161.1
In tutta la natura si manifesta la potenza risanatrice di Dio. Se un albero è reciso, se un essere umano è ferito o si frattura un osso, la natura immediatamente inizia la sua opera di riparazione. Gli agenti curativi sono pronti prima ancora che sorga la necessità, e non appena una parte è ferita, ogni energia si concentra sull’azione di guarigione. Lo stesso accade in campo spirituale: prima ancora che il peccato ne determini la necessità, Dio ha provveduto al rimedio. Ogni anima che cede alla tentazione è ferita dall’avversario, però ovunque c’è il peccato, c’è il Salvatore. La sua opera consiste appunto nel fasciare quelli che hanno il cuore spezzato “...annunciare la liberazione ai prigionieri... rimettere in libertà gli oppressi”. Luca 4:18 Ed 113 MVO 161.2
Quando l’Evangelo è ricevuto nella sua forza e nella sua purezza, costituisce la cura migliore per le malattie originate dal peccato. Il Sole di Giustizia sorge e “...la guarigione sarà nelle sue ali”. Malachia 4:2... MVO 161.3
L’amore che Cristo infonde in tutto l’essere rappresenta una forza vivificante. Ogni elemento vitale - cervello, cuore e nervi - ne traggono benefici salutari. Esso stimola all’azione le migliori energie dell’essere; libera l’animo dal senso di colpa, dalla tristezza, dall’ansia e dalle preoccupazioni che annientano le forze vitali. Con lui ritornano la serenità e la calma. Dà anche una gioia che nulla sulla terra può distruggere; gioia nello Spirito Santo; gioia che dà salute e vita…. MVO 161.4
Le parole del Salvatore: “Venite a me... e Io vi darò riposo” (Matteo 11:28) costituiscono una prescrizione per la cura delle malattie fisiche, mentali e spirituali. Anche se gli uomini stessi, a causa del loro cattivo comportamento, sono gli autori delle loro disgrazie, Egli li considera con amore. Essi possono rivolgersi a Lui per ottenere aiuto. Egli può fare grandi cose per coloro che si affidano a Lui. MH 115, 116 MVO 161.5
Se gli esseri umani aprissero le finestre dell’anima verso il Cielo, per apprezzare i doni divini, un flusso di virtù curativa li inonderebbe. MC:105-106 MVO 161.6