Beato l’uomo che ha trovato la sapienza e l’uomo che ottiene l’intendimento. Proverbi 3:13 MVO 166.1
La cerimonia dell’unzione di Davide fu compiuta in segreto…. Indicò al giovane l’elevato destino che lo attendeva... MVO 166.2
Nonostante la posizione elevata che doveva occupare, continuò il suo compito, e attese con serenità l’adempimento del piano di Dio. MVO 166.3
Con la stessa umiltà e modestia che aveva dimostrato prima dell’unzione, tornò sulle colline a sorvegliare e proteggere il gregge con cura ancora maggiore e, nuovamente ispirato, compose le sue melodie che poi suonava con l’arpa. Davanti a lui si estendeva un paesaggio bello e vario... MVO 166.4
Quella bella adolescenza preparava Davide ad occupare un posto al fianco degli uomini più nobili della terra. I suoi talenti, preziosi doni di Dio, erano impiegati per esaltare la gloria del Creatore. La contemplazione e la meditazione lo arricchivano di quella saggezza e pietà che lo rendevano amico di Dio e degli angeli, e gli facevano comprendere meglio il carattere di Dio. Gli venivano rivelati temi oscuri, vedeva appianarsi le difficoltà, diradare le perplessità ed ogni raggio di nuova luce gli dava momenti di estasi ed ispirava dolcissimi canti di consacrazione alla gloria di Dio e del Redentore. MVO 166.5
L’amore che lo animava, le afflizioni che lo circondavano, i trionfi che lo aspettavano, erano tutti soggetti su cui egli rifletteva e, quando pensava all’amore che Dio aveva dimostrato nella sua vita, lo animava un profondo senso di gratitudine ed adorazione, la sua voce innalzava una melodia più ricca e la sua arpa veniva suonata con gioia maggiore. Così il giovane pastore procedeva di forza in forza, di conoscenza in conoscenza, perché lo Spirito del Signore era con lui. PP 641,642 MVO 166.6