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Uno con Dio attraverso la fede, 7 gennaio MVO 13

...affinché siano tutti uno, come tu, o Padre, sei in me e io in te; siano anch’essi uno in noi, affinché il mondo creda che tu mi hai mandato. Giovanni 17:21 MVO 13.1

“Io sono la vite, voi siete i tralci”. Giovanni 15:5 Come possiamo concepire una relazione più intima con Cristo in questo modo? Le fibre del ramo della vite sono quasi identiche. La diffusione della vita, della forza e fecondità dal tronco fino ai rami è sempre costante. La radice invia il suo nutrimento attraverso i rami. Tale è la relazione del vero cristiano con Cristo. Egli dimora in Cristo e trae da Lui il suo nutrimento. MVO 13.2

Questa relazione spirituale può essere stabilita solo mediante l’esercizio della fede personale. Questa fede deve esprimere da parte nostra la suprema preferenza, la perfetta fiducia, l’intera consacrazione. La nostra volontà deve essere interamente ceduta alla volontà divina; i nostri sentimenti, desideri, interessi ed onore; se sono identificati con quelli del regno di Cristo e con il suo onore, allora riceviamo costantemente la grazia e Cristo accetta la nostra gratitudine. MVO 13.3

Quando si forma un’intimità mediante la comunione, i nostri peccati sono posti su Cristo, la sua giustizia è imputata a noi. Egli è diventato peccato al posto nostro, affinché possiamo essere giustificati in Lui. D’ora in poi abbiamo accesso a Dio attraverso Gesù Cristo; siamo accettati attraverso il suo amore. Chiunque, con le parole o con le azioni ferisce un credente, ferisce Gesù. Chiunque dona acqua da bere ad uno dei suoi simili, sarà considerato da Cristo come uno della sua famiglia celeste. MVO 13.4

Fu quando Cristo stava per prendere congedo dai suoi discepoli che diede loro il meraviglioso segno della sua relazione con i credenti... MVO 13.5

La comunione con Cristo mediante la fede viva è duratura; alla luce di questa unione, ogni altra si estingue... Il vero credente sceglie Cristo come unico e il migliore di chiunque altro. RH, Dec. 13, 1887 MVO 13.6