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Capitolo 23 :6 CBVT7A 129

La ribellione contro Dio è imperdonabile CBVT7A 129.2

Il piano di Dio per la salvezza degli uomini è perfetto in ogni particolare. Se realizziamo fedelmente i nostri doveri, allora tutto il resto andrà bene. Ciò che causa discordia, miseria e rovina è l’apostasia dell’uomo. Il Signore non si serve mai del Suo potere per opprimere le Sue creature, Lui non chiede all’uomo più di quello che riesce a fare, non punisce i suoi figli disobbedienti più del necessario per indurli al pentimento, o per dissuadere altri dal seguire il loro esempio. La ribellione contro Dio è inescusabile. (51, 19 maggio 1881). CBVT7A 129.3

6-8 — Il pericolo di relazionarci con l’incredulità CBVT7A 129.4

Siamo in pericolo di interagire con l’incredulità come fecero gli Israeliti nel loro comportamento con gli idolatri. Produrre genio e talenti, spesso nasconde un veleno mortale. CBVT7A 129.5

Sotto un’apparenza attraente si presentano temi e si esprimono pensieri che attraggono, interessano e corrompono la mente e il cuore. In questo modo nel nostro paese cristiano decade la pietà e trionfa lo scetticismo e l’empietà. (ST May 19, 1881) CBVT7A 130.1

12, 13 — Il pericolo di unirsi in matrimonio con i non credenti CBVT7A 130.2

Il Signore non è cambiato. Il Suo carattere è lo stesso oggi come lo era ai tempi di Giosuè. Egli è misericordioso, compassionevole, e fedele nel compimento della Sua Parola, sia nelle promesse che nelle minacce. Uno dei maggiori pericoli che affligge il popolo di Dio oggi, è l’associazione con gli empi; specialmente quando ci si unisce in matrimonio con i non credenti. In questi casi, per molti l’amore dell’uomo eclissa l’amore di Dio, e di conseguenza, il primo passo conduce a ignorare i comandamenti del Signore, e alla fine si arriva all’apostasia totale. E’ sempre stato pericoloso per gli uomini agire secondo la propria volontà in opposizione alle richieste di Dio, tuttavia è una lezione difficile da imparare per gli uomini ma Dio compie sempre ciò che dice. Generalmente, coloro che scelgono i propri amici o compagni, tra le persone che rifiutano Cristo e calpestano la legge di Dio, finiranno con l’avere la stessa mente o lo stesso spirito. Dovremmo sentire sempre un profondo interesse per la salvezza dell’impenitente, e manifestare verso loro uno spirito di gentilezza e cortesia, tuttavia, saremo sicuri solo scegliendo come nostri amici quelli che sono amici di Dio. (ST May 19, 1881). CBVT7A 130.3

13 — Vedi commentario di EGW al cap. 17:13 CBVT7A 130.4