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Capitolo 14:15, 16, 21, 22 CBVT7A 60

La mano di Cristo respinge le acque CBVT7A 60.5

La mano potente di Cristo respinse le acque del mar Rosso in modo che esse diventarono come una muraglia. Così aprì un passaggio asciutto attraverso il mare, e Israele passò senza bagnarsi i piedi. (MS 155, 1899). CBVT7A 60.6

23, 26-28 La persecuzione di Israele terminò col tempo di grazia degli egiziani CBVT7A 61.1

Quando tutto l’esercito con “tutti i cavalli, carri e cavalieri” era nel letto del mare, il Signore disse a Mosè: “Stendi la tua verga sul mare”. Israele aveva già attraversato il mare senza bagnarsi i piedi, ma udiva le grida dell’esercito persecutore dietro a loro. Quando Mosè stese il suo bastone un’altra volta, le acque che prima erano state arginate come una grande parete, fluirono nel loro corso naturale. Tutti gli egiziani che inseguivano il popolo israelita perirono nella loro determinazione di compiere la propria volontà rifiutando le vie di Dio. Quell’occasione segnò la fine del loro tempo di grazia. (MS 35, 1906). CBVT7A 61.2

25-27 - Faraone perisce nel Mar Rosso CBVT7A 61.3

Il monarca indurì il suo cuore e proseguì passo dopo passo sul suo cammino di incredulità, finché in tutto l’Egitto perirono i primogeniti, l’orgoglio di ogni famiglia egiziana. Subito dopo questo evento, egli si affrettò a inseguire il popolo d’Israele per strapparlo dalle mani dell’Onnipotente e riportarlo indietro. Ma lui stava combattendo contro un Potere più grande di qualsiasi potere umano e perì insieme al suo esercito nelle acque del Mar Rosso. (MS 126, 1901) CBVT7A 61.4