E Mosè acconsentì a stare da quell'uomo; ed egli diede a Mosè Sefora, sua figlia. Esodo 2:21 CTC 218.1
In tutti coloro che sono stati scelti per compiere l’opera di Dio si nota l’elemento umano.... Uniti a Dio, la Fonte di ogni saggezza, gli individui possono ottenere il livello più elevato dell’eccellenza morale.... L’influenza che lo avevano circondato in Egitto, l’amore della madre adottiva, la sua elevata posizione come nipote del faraone, la solenne grandezza dell’arte, l’imponente scenario del culto idolatra, e la costante ripetizione da parte dei sacerdoti di innumerevoli favole sul potere dei loro dei; tutto questo aveva lasciato una profonda impressione nella sua mente ancora in via di sviluppo, e aveva in qualche modo plasmato le sue abitudini e il suo carattere. Il tempo, il cambiamento dell'ambiente e l’unione con Dio, avrebbero rimosso queste impressioni. Gettare i semi dell'errore e impiantare la verità al loro posto avrebbe richiesto da parte di Mosè, uno sforzo intenso e perseverante, una lotta di vita o di morte. In ogni momento Satana sarebbe stato pronto a rafforzare l'errore e a rimpiazzare la verità, ma Dio aveva designato che Mosè avrebbe imparato da solo e fu sottoposto a una severa disciplina. Dio stesso sarebbe stato sempre il suo Soccorritore contro Satana quando il conflitto sarebbe stato troppo severo per la forza umana…. CTC 218.2
La luce della natura e le rivelazioni provengono dalla stessa Fonte, insegnando grandi verità che sempre concordano l'una con l'altra. Quando Mosè vide che tutte le opere create da Dio operavano in sublime armonia con le Sue leggi, si rese conto di quanto fosse irragionevole per gli esseri umani schierarsi in opposizione alla legge di Dio… Per portare il cuore e la mente in armonia su tutti i punti della verità e del cielo ci volle un lungo sforzo e il conflitto divenne molto impegnativo, ma alla fine vinse. Col passare degli anni, il servo di Dio rimase nella sua condizione di umiltà, sembrava che Dio si fosse dimenticato di lui, era come se le sue capacità e la sua esperienza fossero andate perse nel mondo. Mentre vagava con il gregge in quei luoghi solitari, pensava costantemente alla condizione abbietta della sua gente. Ricordava il modo in cui Dio aveva trattato i suoi fedeli in passato e la sua anima si rivolgeva a Dio per intercedere per i suoi fratelli oppressi. Le sue ardenti preghiere riecheggiavano attraverso le caverne tra le montagne giorno e notte. Non si stancò mai di presentare davanti a Dio le promesse fatte al suo popolo e di supplicarlo per la sua liberazione. Signs, Feb. 19, 1880 CTC 218.3