Poiché se voi perdonate agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche voi. Matteo 6:14 CTC 349.1
Rimettici i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori - Cristo ci insegnò a pregare. Ma è più difficile per quelli che reclamano di essere seguaci di Gesù dimenticare come Egli dimentica. Il vero spirito di dimenticanza è così sottile da praticare che molte interpretazioni sentono il bisogno di Cristo poiché la sua forza e bellezza sono andate perdute. Noi abbiamo una debolissima visione della grande misericordia e della lungimiranza di Dio. Egli è pieno di compassione e di indulgenza e di largo perdono quando noi ci pentiamo veramente e confessiamo i nostri peccati… Noi dobbiamo riportare nel nostro carattere l’amore e la simpatia espressa nella vita di Cristo…Se abbiamo ricevuto il dono di Dio ed abbiamo una conoscenza di Gesù Cristo, abbiamo da fare un’opera per gli altri. Noi dobbiamo imitare la lungimiranza di Dio per noi. Il Signore chiede lo stesso trattamento ai suoi seguaci che lo seguono. Noi dobbiamo esercitare la pazienza e la gentilezza anche se essi non si rivelano secondo le nostre aspettative. Il Signore si aspetta che noi siamo pietosi ed amorevoli e dal cuore comprensivo. Egli desidera che noi dimostriamo i frutti della grazia divina nel nostro comportamento l’uno per l’altro. Cristo non ha detto “dovete tollerare i vostri vicini “ma” amerai il tuo prossimo come te stesso”. Ciò significa ancora più dell’essere professi cristiani che progrediscono nella vita di tutti i giorni…. CTC 349.2
Cristo continua ad insegnare che i principi della Legge divina impregnano le menti ed i propositi della mente ed Egli stabilì che se noi osserviamo fedelmente i dieci precetti ameremo il nostro prossimo come noi stessi… Una vita religiosa ferma, una conversazione santa, un buon esempio, la vera benevolenza, rendono rappresentanti di Cristo. Essi opereranno per raccogliere i peccatori come marchi dal fuoco e li renderanno pieni di fede. Allora diverranno come un faro di luce. Leggiamo che ci stiamo avvicinando al giudizio. Dei talenti ci sono stati affidati. Facciamo in modo che alla fine non siamo condannati come servi infedeli. Inviamo esortazioni vitali a quanti stanno nell’oscurità. Che la chiesa sia veramente fedele. Le sue scrupolose umili preghiere saranno la presentazione della effettiva verità e Cristo sarà glorificato. RH, May 19, 1910 CTC 349.3