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La Scelta Appartiene A Dio, Non All’uomo, 3 giugno CeC 158

L’Eterno disse a Samuele: Riempi il tuo corno di olio e va’; ti mando da Isai il Betlemita, perché mi sono scelto un re tra i suoi figli”. 1 Samuele 16:1 CeC 158.1

Al termine del sacrificio, e prima di distribuire l’olocausto, Samuele osservò i nobili figli di Isai. Eliab, il maggiore, era quello che per statura e bellezza assomigliava di più a Saul. Il profeta attirato dai suoi lineamenti regolari e dal suo corpo ben formato, considerando il portamento principesco del giovane, pensò: “Questo è davvero l’uomo che Dio ha scelto come successore di Saul”. Ma mentre attendeva l’ordine divino di consacrare Eliab, il Signore gli rivolse queste parole: “...Non badare al suo aspetto né all’altezza della sua statura, perché io l’ho scartato; giacché l’Eterno non guarda a quello a cui guarda l’uomo: l’uomo riguarda all’apparenza, ma l’Eterno riguarda al cuore”. 1 Samuele 16:17. CeC 158.2

Nessun uomo può essere approvato da Dio per il suo aspetto. Egli non considera le apparenze. La vera bellezza dell’uomo consiste nella saggezza e nella perfezione rivelate attraverso il carattere e il comportamento. Sono la bellezza interiore e la bontà del cuore che ci qualificano davanti a Dio. Queste verità dovrebbero guidarci quando giudichiamo noi stessi e gli altri. L’errore di Samuele ci deve insegnare a non valutare le persone per la loro bellezza e il loro nobile portamento. PP 638 CeC 158.3

Infatti, i fratelli maggiori fra i quali Samuele avrebbe dovuto fare la sua scelta, non possedevano le qualità che Dio riteneva essenziali a un condottiero del suo popolo. Orgogliosi, egocentrici, pieni di sé, furono messi da parte per uno che essi tenevano in scarsa considerazione, uno che aveva saputo conservare la semplicità e la sincerità della giovinezza e che, seppure piccolo ai loro occhi, poteva essere preparato da Dio per le responsabilità del regno. Così oggi, in molti bambini poco considerati dai genitori, Dio scorge qualità superiori a quelle di altri che sono ritenuti molto promettenti. CeC 158.4

E circa le possibilità della vita, chi può decidere ciò che è grande e ciò che è piccolo? Molti operai, pur occupando un’umile posizione nella vita, intraprendendo delle iniziative per il bene del mondo hanno ottenuto risultati da fare invidia ai re! Ed 266 CeC 158.5