Come popolo di Dio dobbiamo levarci e purificare il campo di Israele. Licenziosità, intimità illecita e pratiche empie si stanno introducendo in mezzo a noi in larga misura; e i ministri che officiano le cose sacre sono colpevoli di tali peccati: desiderano la moglie del loro prossimo e infrangono il settimo comandamento. Rischiamo di diventare una sorella della Babilonia caduta, di permettere che le nostre chiese si corrompano e si riempiano di ogni spirito immondo, che accolgano ogni uccello immondo e abominevole. Non dobbiamo forse con decisione allontanare questo male esistente nelle nostre file? Vuole che altri seguano il suo esempio? Desidera che passino sul terreno che lei ha percorso pensando che non hanno fatto nulla di grave? Senza pentimento e conversione lei è un uomo rovinato. Ho sentito (pastore H) che lei vuole lavorare nel sanatorio come cappellano predicando nel tabernacolo. In questo momento non mi sembra corretto che lei assuma tali responsabilità, fino a quando non avrà confessato e corretto gli errori del passato. TCS 121.3