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Il perdono alla croce TCS 68

Davanti alla croce il peccatore vede la sua dissomiglianza di carattere con Cristo. Vede le terribili conseguenze della trasgressione, odia il peccato che ha commesso e si afferra a Gesù con fede viva. Giudica la sua condizione di impurità alla luce della presenza di Dio e delle intelligenze celesti. Si misura con il metro della croce. É pesato sulla bilancia del santuario. La purezza di Cristo gli ha rivelato la sua impurità nei suoi detestabili colori. Egli si pente del peccato degradante, guarda a Gesù e vive. TCS 68.3

In Cristo Gesù, il peccatore trova un carattere che assorbe tutto, che domina ed attira, perché Egli è Colui che è morto per liberarlo dalla deformità del peccato. Allora con labbra tremanti e lacrime dichiara “Lui non è morto invano per me”. Lt 102, 1894. TCS 68.4