Mosè fece allora un serpente di bronzo e lo mise sopra un'asta; e avveniva che, quando un serpente mordeva qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, viveva. Numeri 21:9 FFD 226.1
Il Signore Gesù aveva protetto i figli d’Israele dai serpenti velenosi nel deserto, perché loro non conoscevano questa parte della vita nel deserto. Gli angeli dal cielo li avevano accompagnati con una colonna di nuvola di giorno e la colonna di fuoco di notte. Cristo era stato la loro protezione durante tutto il loro viaggio. Eppure continuarono a mormorare e a lamentarsi. E perché non dimenticassero quanto Egli si era preso cura di loro, il Signore diede loro un’amara lezione. Permise di essere morsi dai serpenti velenosi, ma nella Sua grande misericordia non li lasciò perire. A Mosè fu ordinato di elevare il serpente di bronzo su un palo e di istruirli che se lo avessero guardato, la loro vita sarebbe stata salva. Infatti, tutti quelli che seguirono queste raccomandazioni, furono salvati... FFD 226.2
Per essere guariti dal morso di un serpente, dovevano guardare a questo strano simbolo - che rappresentava Cristo — elevato su un palo. Quindi, Gesù fu fatto a somiglianza di una carne corrotta. Cristo era venuto in questo mondo per prendere su di Sé tutti i peccati... L’eco di questo messaggio è arrivato fino a noi, oggi. Esso indica che Cristo doveva essere innalzato sulla ignominiosa croce al Calvario. Coloro che sono stati morsi da quel serpente che è il diavolo, sono invitati a guardare a Cristo per ricevere la vita... Dobbiamo considerare il sacrificio di Cristo come la nostra giustizia. E poiché siamo giustificati per fede, il morso mortale del serpente sarà guarito. Lt 55, 1895 FFD 226.3
Senza la croce, l’uomo non potrebbe avere comunione col Padre. Da essa dipende ogni nostra speranza. Sul suo legno si riflette la luce dell’amore di Cristo; e il peccatore non può che gioire quando va ai piedi della croce, sapendo che i suoi peccati sono stati perdonati. Inginocchiato ai piedi della croce, egli ha raggiunto la più elevata posizione che l’uomo possa ottenere. AA 2029, 210 FFD 226.4