Go to full page →

Il Brigante Sulla Croce Accetta Cristo Come Suo Salvatore, 31 agosto FFD 254

Poi disse a Gesù: «Signore, ricordati di me quando verrai nel tuo regno”. Luca 23:42 FFD 254.1

L’ultima cosa che Cristo fece per l’uomo fu il perdono dei suoi peccati. A mezzanotte profonda, mentre la stella di Betlemme era sul punto di scomparire, ecco risplendere fra le tenebre morali, la luminosità della fede di un peccatore morente mentre afferra la mano del Salvatore morente. Tale fede può essere rappresentata dagli operai dell’undicesima ora mentre ricevono la stessa ricompensa di coloro che hanno lavorato per molte ore. Il ladrone chiese con fede, nella penitenza e nella contrizione, con certezza, come se fosse sicuro che Gesù, se avesse voluto, avrebbe potuto salvarlo. Nella sua voce, si mescolava la speranza all’angoscia e si rese conto che, qualora questo non fosse successo, sarebbe stato perduto per l’eternità. Indifeso, affidò a Gesù la sua anima e il suo corpo. MS 52, 1897 FFD 254.2

Aveva udito la dichiarazione di Pilato: “Non trovo in lui alcuna colpa”. Giovanni 19:4. Ne aveva notato il comportamento divino e il perdono per i suoi accusatori... Aveva sentito che tra i passanti molti difendevano Gesù, ripetevano i suoi insegnamenti e raccontavano le sue opere. Si convinse che era il Cristo... Al momento della condanna quel ladro era disperato, ma ora nascevano in lui nuovi e consolanti pensieri. Si ricordò delle parole di Gesù... Aveva udito le parole di coloro che credevano in Gesù e che lo avevano seguito in lacrime... FFD 254.3

Lo Spirito Santo illuminava la sua mente e a poco a poco lo convinceva. In Gesù ferito, insultato, appeso al legno della croce, vide l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. Con una voce mista di angoscia e disperazione, quel moribondo gridò al Salvatore morente: “Gesù, ricordati di me quando sarai venuto nel tuo regno!” Luca 23:42. Immediatamente giunse la risposta con parole potenti, melodiose e compassionevoli: “In verità, in verità, io ti dico oggi, che sarai con me in paradiso”. Le espressioni di fede e amore del ladrone pentito consolarono il suo cuore. DA 749, 751 FFD 254.4