Quando la serie dei giorni di banchetto era terminata, Giobbe li andava a chiamare per purificarli; si alzava al mattino presto e offriva olocausti secondo il numero di tutti loro, perché Giobbe pensava: «Può darsi che i miei figli abbiano peccato e abbiano bestemmiato DIO nel loro cuore». Così faceva Giobbe ogni volta. Giobbe 1:5 FFD 262.1
Ci sono due modi per trattare con i bambini, modi che differiscono ampiamente in linea di principio e nei risultati. La fedeltà e l’amore, uniti alla saggezza e alla fermezza, secondo gli insegnamenti della Parola di Dio, porteranno felicità in questa vita e nella prossima. La trascuratezza del dovere, l’indulgenza sconsiderata, l’incapacità di frenare o correggere le follie della giovinezza, provocherà infelicità e diventando una rovina per i bambini e delusione e angoscia per i genitori... È stato un bene per i genitori imparare dall’uomo di Uz una lezione di fermezza e devozione. Giobbe non trascurò il suo dovere verso coloro che erano fuori di casa sua; egli era benevolo, gentile, attento agli interessi degli altri; e nello stesso tempo lavorava seriamente per la salvezza della sua famiglia. Mentre i suoi figli continuavano a festeggiare e divertirsi, Giobbe tremava solo al pensiero che potessero offendere il Signore, provocandogli un grande dispiacere. In qualità di un fedele sacerdote, a casa offriva per ciascuno di loro i sacrifici. Conoscendo la gravità del peccato, intercedeva continuamente per loro affinché ritornassero a Dio. RH, Aug. 30, 1881 FFD 262.2
Egli desidera vedere nelle case del nostro popolo, un grande gruppo di giovani che tramite l’influsso benevolo dei loro genitori, affidano i loro cuori a Dio, e avanzino col fine di rendergli il più alto servizio delle loro vite. Guidati ed educati dall’amorevole istruzione della casa, l’influsso del culto mattutino e serale, l’esempio coerente dei genitori che amano e temono il Signore, impareranno a sottomettersi a Dio e saranno preparati per rendergli un servizio come figli e figlie fedeli. Solo allora questi giovani saranno pronti a rappresentare davanti al mondo la potenza e la grazia di Cristo. CG 559 FFD 262.3