Senza alcun indugio mi sono affrettato ad osservare i tuoi comandamenti. Salmo 119:60 FFD 41.1
L’obbedienza alle leggi di Dio sviluppa nell’uomo un carattere meraviglioso che è in armonia con tutto ciò che è puro, santo e incontaminato. Nella vita di tali uomini si rivela l’Evangelo di Cristo. Accettare la misericordia di Cristo e la sua guarigione dal potere del peccato, l’uomo ha una corretta relazione con Dio. La sua vita purificata dalla vanità e dall’egoismo, si riempie dell’amore del Padre. La sua quotidiana obbedienza alla legge di Dio gli consegue un carattere che gli assicura la vita eterna nel regno di Dio.... Il Salvatore, con la Sua vita terrena ci dà un esempio di come dovrebbe essere una vita santificata, ossia dedicando il nostro tempo a fare del bene alle anime che hanno bisogno del nostro aiuto. È nostro privilegio portare gioia a chi è afflitto, luce a chi è nelle tenebre e vita a chi sta morendo. Il messaggio del nostro Signore è questo: “ Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far nulla?”... lavorate mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare”. FFD 41.2
Ogni parola che diciamo, ogni atto che compiamo e che conduce alla felicità degli altri, porterà alla nostra felicità e renderà la nostra vita simile alla vita di Cristo. I nostri doveri quotidiani devono essere accettati allegramente e adempiuti allegramente. Il nostro principale dovere è rivelare con parole e comportamento una vita che renderà manifesti gli attributi del cielo. La Parola di vita ci viene data per poterla studiare e praticare. Le nostre azioni devono essere in stretta conformità con le leggi del regno dei cieli. Solo allora il cielo potrà approvare il nostro lavoro, e allora i nostri talenti che impieghiamo nel Suo servizio si moltiplicheranno con una maggiore utilità. La vita consacrata risplenderà tra le tenebre morali del mondo, guidando le anime morenti alla verità della Parola ... FFD 41.3
Attraverso il piano della creazione del mondo, il Signore ha rivelato quanto sia premuroso che portiamo nella nostra vita i segni della nostra cittadinanza celeste, facendo risplendere ogni raggio di luce che abbiamo ricevuto in buone opere fatte ai nostri simili. MN 49, 1907 FFD 41.4