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La Promessa Della Vita Eterna, 26 dicembre FFD 375

Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese: chi vince non sarà certamente colpito dalla seconda morte. Apocalisse 2:11 FFD 375.1

“...Il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore”. Romani 6:23. La vita è l’eredità dei giusti, la morte quella degli empi. Mosè disse a Israele: “Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male”. Deuteronomio 30:15. La morte di cui si parla in questi passi non è quella che risulta dalla sentenza pronunciata nei confronti di Adamo e della quale l’intera umanità porta le conseguenze; si tratta della “morte seconda”, messa in parallelo con la vita eterna. In seguito al peccato di Adamo, la morte si è trasmessa all’intero genere umano. Tutti gli uomini, indistintamente, scendono nella tomba e, grazie al piano della salvezza, tutti saranno risuscitati. “...Ci sarà una risurrezione de’ giusti e degli ingiusti”. Atti 24:15. “Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati”. 1 Corinzi 15:22. Fra le due categorie di persone che ritornano in vita c’è, però, una distinzione: “...tutti quelli che son nei sepolcri, udranno la sua voce e ne verranno fuori: quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; e quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio”. Giovanni 5:28, 29. Coloro che saranno ritenuti degni della risurrezione sono definiti beati e santi: “...Su loro non ha potestà la morte seconda...” Apocalisse 20:6. Chi, invece, non si è assicurato il perdono mediante il pentimento e la fede, subirà la pena della propria colpa: “il salario del peccato”. GC 544 FFD 375.2

L’angelo disse: “Satana è la radice, i suoi figli sono i rami. Ora sono consumati, sia la radice sia i rami. Sono morti di morte eterna. Non risusciteranno più e l’universo sarà purificato”. FFD 375.3

E tutti i salvati, vecchi e giovani, grandi e piccoli, posero le loro corone splendenti ai piedi del Redentore e si prostrarono in adorazione davanti a lui, colui che vive per sempre. La nuova terra, in tutta la sua bellezza e in tutta la sua gloria, rappresentava l’eredità eterna dei giusti. EW 295 FFD 375.4