Non farai falsa testimonianza contro il tuo prossimo. Esodo 20:16 FFD 63.1
Il nono comandamento richiede un rispetto inviolabile riguardo alla verità in ogni dichiarazione da cui può essere influenzato il carattere dei nostri simili. La lingua che è tenuta così poco sotto il controllo dell'uomo, deve essere trattenuta da forti principi di coscienza e dalla legge dell'amore verso Dio e l'uomo. Lt 15, 1895 FFD 63.2
Il Signore si oppone alla falsità in ogni suo aspetto: è falsità pensare o tentare di ingannare il prossimo, anche se l’intenzione non viene attuata. A volte uno sguardo, un cenno della mano o un’espressione possono mentire quanto le parole. Ogni esagerazione intenzionale, ogni insinuazione, ogni fatto presentato con lo scopo di dare un’impressione erronea o esagerata, sono un segno di falsità. Il comandamento proibisce inoltre tutto ciò che è inteso a ledere la reputazione degli altri, alterando la verità, inducendo il sospetto, attraverso la calunnia e la maldicenza. Perfino tacere intenzionalmente una verità, quando da ciò risulta un danno per altri, costituisce una violazione del nono comandamento. PP 309 FFD 63.3
Gesù ci insegna comunque un principio che rende inutili i giuramenti. Egli ci insegna che dobbiamo essere sempre sinceri: “Semplicemente dite “si” e “no”: tutto il resto viene dal diavolo” ... FFD 63.4
Questo avvertimento si riferisce a frasi prive di significato, a quei giuramenti che sono al limite della bestemmia. Condanna ogni forma di adulazione, di contraffazione della verità, di esagerazione, di frode commerciale, nella società in generale e nel mondo degli affari in particolare. Chi cerca di apparire per ciò che non è, e le cui parole non esprimono correttamente i suoi sentimenti, non è sincero... Il comportamento del cristiano dovrebbe essere trasparente come la luce del sole. La verità appartiene a Dio. La menzogna, sotto qualsiasi forma, è frutto dell’azione di Satana... FFD 63.5
Non possiamo parlare sinceramente se non siamo guidati da colui che è la Verità. MB 68,69 FFD 63.6