C'era nel paese di Uz un uomo chiamato Giobbe. Quest'uomo era integro e retto, temeva DIO e fuggiva il male. Giobbe 1:1 FFD 94.1
L’altruismo, su cui si fonda il regno di Dio, è odiato da Satana il quale ne nega perfino l’esistenza. Fin dall’inizio del grande conflitto, egli si è sforzato di dimostrare che i princìpi sottintesi alle azioni di Dio sono egoistici, e fa altrettanto con chiunque serve il Signore. L’opera di Cristo e di quanti portano il suo nome consiste nello smentire le affermazioni di Satana... Contro quest’uomo Satana portò la sua sprezzante accusa: “È forse per nulla che Giobbe teme Dio? Non lo hai forse circondato di un riparo, lui, la sua casa e tutto quello che possiede?... FFD 94.2
Il Signore disse a Satana: “Ebbene, tutto quello che possiede è in tuo potere; soltanto, non stendere la tua mano sulla sua persona”. Giobbe 1:8-12. FFD 94.3
Satana, allora, con il permesso di Dio, tolse a Giobbe tutto quello che possedeva: greggi e mandrie, servi e serve, figli e figlie, e “...colpì Giobbe di un’ulcera maligna dalla pianta dei piedi alla sommità del capo”. Giobbe 2:7 FFD 94.4
Un’altra amarezza fu aggiunta al suo calice: gli amici di Giobbe, vedendo nelle sue avversità la giusta retribuzione del peccato, aggravarono il suo spirito afflitto con accuse di presunte colpe da lui commesse. FFD 94.5
A Giobbe fu fatto secondo la sua fede: “Se mi mettesse alla prova, ne uscirei come l’oro”. Giobbe 23:10. Così avvenne. Con la sua paziente sopportazione, egli vendicò l’offesa fatta al suo carattere e al carattere di colui che egli rappresentava. E “...il Signore lo ristabilì nella condizione di prima e gli rese il doppio di tutto quello che già gli era appartenuto... Il Signore benedì gli ultimi anni di Giobbe più dei primi”. Giobbe 42:10-12 Ed 154-156 FFD 94.6