Celebrino l'Eterno per la sua benignità e per le sue meraviglie in favore dei figli degli uomini. Salmo 1017:8 FFD 116.1
Sapendo che siamo legati al cielo, dovremmo testimoniare di più la nostra fede intorno a noi. Non dovremmo mai comportarsi come la gente quando è in lutto, gemendo e lamentandosi del nostro pellegrinaggio verso la casa del nostro Padre. YI, Aug. 25, 1898 FFD 116.2
I professi cristiani che si lamentano costantemente, che pensano che la felicità e il volto allegro siano un peccato, non hanno gli attributi genuini della religione. Coloro che guardano allo splendido scenario della natura, ma che scelgono di vedere le foglie morte piuttosto che raccogliere i bellissimi fiori; che provano poco piacere nel vedere la natura; che non vedono alcuna bellezza nelle valli rivestite di verde vivo, le grandi montagne rivestite di vegetazione; che chiudono i loro sensi alla voce gioiosa che parla loro nella natura - questi non conoscono Cristo. YI, March 24, 1898 FFD 116.3
Supponiamo di cambiare questo ordine delle cose ... Supponiamo di provare a contare tutte le vostre benedizioni. Senza dubbio non avendo riflettuto quanti ne avete ricevuto nei momenti di afflizioni, sofferenze o dolori, avete pensato che Dio sia ingiusto. Non vi ricordate nemmeno la poca gratitudine manifestata per tutte queste benedizioni. Eppure non li avete meritate. Infatti, mentre le benedizioni del nostro Signore affluivano senza sosta, ogni giorno, ogni anno, lo avete considerato come una cosa ovvia, pensando che è nel vostro diritto ricevere ogni vantaggio senza dare nulla in cambio. Le benedizioni di Dio che riceviamo contano molto di più dei capelli che abbiamo sulla nostra testa, molto di più delle sabbie alla riva del mare. Dobbiamo meditare con molta serietà su come Dio si prende cura di noi, di come il Suo amore ci aiuta a superare ogni afflizione e ogni prova. RH, Dec. 23, 1894 FFD 116.4
Se solo potessimo vedere i pericoli da cui siamo stati preservati con l’aiuto dei santi angeli, non ci lamenteremmo delle nostre prove e disgrazie; avremmo parlato di più della misericordia di Dio. RH, Nov. 19, 1908 FFD 116.5