Io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; e se me ne vado, io ve lo manderò. Giovanni 16:7 NPC 247.1
Il Consolatore che Cristo ha promesso d’inviare dopo la sua ascensione in cielo, è lo Spirito in tutta la pienezza della Divinità, che si manifesta attraverso la potenza della grazia divina a tutti coloro che ricevono e credono in Cristo come loro personale Salvatore. NPC 247.2
Lo Spirito Santo dimora con l’operaio consacrato a Dio, ovunque egli si trovi. Le parole che furono dette ai discepoli sono rivolte anche a noi. Il Consolatore è sia nostro che loro. NPC 247.3
Non vi è alcun altro Consolatore come Cristo, così tenero e così leale. Egli è sensibile alle nostre infermità. Il Suo Spirito parla al cuore. Le circostanze possono separarci dai nostri amici; l’ampio e inquieto oceano può agitarsi tra noi e loro. Sebbene la loro sincera amicizia esista, forse non sono in grado di dimostrarla… NPC 247.4
Ma nessuna circostanza né distanza può separarci dal Consolatore celeste. Dovunque siamo, dovunque andiamo, Lui è sempre accanto a noi, e agisce in funzione di Gesù. Egli è sempre alla nostra destra per comunicarci parole dolci e amabili; per assisterci, incoraggiarci, sostenerci e consolarci. L’influsso dello Spirito Santo è la vita di Cristo nella nostra anima. Questo Spirito opera in, e per mezzo di tutti quelli che ricevono Cristo. Chiunque permane in questo Spirito, rivelerà i Suoi frutti: amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà e fede. NPC 247.5
Lo Spirito Santo dimora sempre in coloro che cercano la perfezione del carattere cristiano. Fornisce il movente puro, per sostenere l’anima credente che lotta per affrontare la tentazione. Lo Spirito Santo sostiene il credente in mezzo all’odio del mondo, all’ostilità dei parenti, alla delusione, alla scoperta dell’imperfezione e agli errori della vita. La vittoria è certa per quelli che guardano all’Autore e Compitore della nostra fede, dato che dipendono dall’incomparabile purezza e perfezione di Cristo. Egli ha portato i nostri peccati, affinché per mezzo di Lui, possiamo avere quell’etica morale che raggiunge la perfezione del carattere cristiano. NPC 247.6