Non basta sapere che cosa altri abbiano pensato o imparato della Bibbia. Ciascuno dovrà rendere conto di sé a Dio nel giudizio, e fin da ora deve comprendere quale sia la verità. Ma, affinché lo studio sia efficace, bisogna stimolare l’interesse dell’allievo. Questa è una cosa che non va persa di vista, specialmente da chi ha a che fare con bambini e giovani che differiscono molto per attitudine, educazione e abitudini. Nell’insegnare la Bibbia ai bambini trarremo vantaggio osservando l’inclinazione delle loro menti, scoprendo le cose che li interessano, e suscitando la loro curiosità verso ciò che la Bibbia dice di queste cose. Colui che ci ha creati con le nostre diverse attitudini, ha messo nella sua Parola qualche cosa per ognuno. Quando i bambini e i giovani vedono che le lezioni della Bibbia si applicano alla loro vita, aiutateli a considerarla come loro consigliera, e ad apprezzarne la sublime bellezza. Molti libri di nessun valore, eccitanti e dannosi, vengono raccomandati, o per lo meno se ne consente la lettura, per il loro presunto valore letterario. Perché dovremmo condurre i figli a dissetarsi a questi ruscelli contaminati, quando possono accedere alle pure fonti della Parola di Dio? La Bibbia possiede una pienezza, una forza, e una profondità inesauribili. Incoraggiate i bambini e i giovani a scoprirne la ricchezza di pensiero e di espressione. PEC 105.5
Mentre la bellezza di queste cose preziose attrae le loro menti, un dolce influsso toccherà i loro cuori: essi saranno attratti verso colui che in questo modo si è rivelato loro. Sono pochi coloro che non desiderano conoscere le sue opere e le sue vie. Chi studia la Bibbia deve imparare ad accostarsi ad essa con lo spirito di chi vuole imparare. Le pagine vanno esaminate non per trovare prove per sostenere le nostre opinioni, ma per conoscere quello che Dio vuole dirci. PEC 106.1
La vera conoscenza della Bibbia si raggiunge solo grazie all’aiuto di quello Spirito mediante il quale la Parola fu data. Per possedere questa conoscenza, dobbiamo vivere di essa: dobbiamo fare, cioè, tutto quello che la Scrittura comanda, e reclamare tutto ciò che essa promette. La vita che essa raccomanda è la vita che, per mezzo della sua potenza, noi dobbiamo vivere. Solo quando la Bibbia è tenuta in questa considerazione, possiamo studiarla con efficacia. PEC 106.2
Lo studio della Bibbia richiede sforzo diligente e pensiero perseverante. Come il minatore scava per trovare oro nella terra, così noi con ardore e costanza dobbiamo cercare il tesoro nella Parola di Dio. PEC 106.3
Nello studio quotidiano il metodo del “versetto per versetto” è spesso molto utile. Chi studia, prenda un versetto e vi concentri il pensiero, per scoprire il concetto che Dio vi ha posto proprio per lui o per lei. In seguito, mediti sul pensiero in questione fino a che non sia diventato suo. Un singolo versetto, studiato così fino a quando il suo significato diventi chiaro, ha più valore perfino di una lettura accurata di molti capitoli, fatta però senza uno scopo preciso e dalla quale non deriva perciò alcuna istruzione positiva. PEC 106.4
Una delle principali cause dell’inefficienza mentale e della debolezza morale va attribuita alla mancanza di impegno per fini degni di attenzione. Spesso ci vantiamo della larga diffusione raggiunta dalle opere letterarie, però questo moltiplicarsi di libri, anche di quelli che non sono di per se stessi nocivi, può provocare un male sicuro. Con la marea di materiale stampato che esce di continuo dalle tipografie, giovani e vecchi prendono l’abitudine di leggere in fretta e con superficialità, e la mente perde così la facoltà di pensare in modo coerente e rigoroso. Si aggiunga poi che un gran numero di libri e periodici, diffusi sulla terra come una piaga, non sono solo banali, inutili o snervanti, ma addirittura immorali e degradanti; intossicano e rovinano la mente, tanto che finiscono per corrompere e distruggere l’anima. La mente e il cuore indolenti e senza un obiettivo diventano facile preda del male, così come su organismi malati e senza vita si sviluppano i funghi. La mente oziosa è il laboratorio di Satana. Che la mente, quindi, si rivolga ad alti e santi ideali; che la vita abbia uno scopo nobile, un fine coinvolgente e allora il male avrà scarsa presa su di noi. PEC 106.5
Si insegni dunque ai giovani a studiare con attenzione la Parola di Dio che, accettata nell’anima, costituirà una forte barriera contro la tentazione. Il salmista afferma: “Ho conservato la tua parola nel mio cuore; per non peccare contro di te”. Salmi 119:11. “...per ubbidire alla parola delle tue labbra, mi son guardato dalle vie del violento”. Salmi 17:4. PEC 107.1