Go to full page →

Un insegnamento dal fallimento dell'antico israele SC 153

Quando gli israeliti fecero il loro ingresso in Canaan, non adempirono al piano divino che prevedeva la presa di possesso dell'intero paese. Dopo una parziale conquista, si stabilirono nel territorio occupato per gioire dei frutti delle loro vittorie. Per effetto della loro miscredenza e del loro amore per la vita comoda, si riunirono nei territori già in loro possesso invece di spingersi alla conquista di nuovi; in questo modo ebbe inizio il loro allontanamento da Dio. Per colpa della loro incapacità a compiere la sua volontà, fu per lui impossibile adempiere la promessa di benedizione nei loro confronti. La chiesa attuale non sta forse comportandosi allo stesso modo? Nonostante siamo in presenza di un vasto campo missionario, quelli che si professano cristiani si riuniscono là dove possono godersi i privilegi del messaggio. Non sentono la necessità di entrare in nuovi territori e portare la parola della salvezza nelle regioni lontane. Si rifiutano di compiere il mandato ricevuto da Cristo: “Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura”. Marco 16:15. Sono forse meno colpevoli del popolo ebraico? — Testimonies for the Church 8:119 (1904). SC 153.4