Go to full page →

Non c'è posto per l'insuccesso SC 213

Chi lavora per Cristo non dovrebbe mai pensare, né tanto meno parlarne, della possibilità di un insuccesso nella sua opera. Il Signore Gesù è la garanzia del nostro successo in ogni cosa; il suo Spirito dovrà essere la nostra ispirazione e, se ci affideremo alle sue mani per essere canali di luce, gli strumenti per compiere il bene non si esauriranno mai. Potremo attingere alla sua pienezza e ricevere quella grazia che non ha limite. — Gospel Workers, 19 (1915). SC 213.3

Quando invece ci consacriamo pienamente a Dio e nel lavoro seguiamo le sue istruzioni, assumerà lui la responsabilità della riuscita. Non dovremo preoccuparci o dubitare del successo dei nostri impegni sinceri, e ancor meno dobbiamo temere l'insuccesso, essendo chiamati a collaborare con colui che non conosce sconfitta. — Christ's Object Lessons, 363 (1900). SC 213.4

Il Signore non vuole che il suo popolo manifesti poco rispetto per se stesso; desidera che i suoi figli si valutino in base al prezzo con cui sono stati riscattati. Dio ha amato i peccatori sino a dare il proprio Figlio per la loro redenzione. Egli li tiene in grande considerazione ed è lieto per le loro preghiere che esaudisce a lode del suo no me. Essi possono aspettarsi grandi cose se credono nelle sue promesse. — The Desire of Ages, 668 (1898). SC 213.5