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Semplici custodi dei nostri beni CEC 17

Per piccoli o grandi che siano i beni di cui una persona dispone, essa deve ricordarsi che le sono stati dati solo in custodia. Per la forza, le capacità, il tempo, i talenti, le opportunità e i mezzi di cui dispone, ognuno dovrà rendere conto a Dio. Si tratta di una responsabilità individuale. Dio dona perché possiamo diventare simili a lui, generosi, nobili, benevoli nei confronti degli altri. Coloro che dimenticandosi della loro missione divina cercano solo di risparmiare o di spendere per soddisfare il proprio orgoglio o il proprio egoismo, riusciranno ad assicurarsi solo i guadagni o i piaceri terreni. Dio, valutando i loro risultati spirituali li considererà poveri, miserabili, nudi e ciechi. CEC 17.4

Usate correttamente, le ricchezze costituiscono un legame che esprime generosità e affetto, fra l’uomo, i propri simili e il Redentore. Il grande dono fatto dal Figlio di Dio esige delle manifestazioni tangibili di gratitudine da parte di coloro che hanno accettato la sua grazia. Chi riceve il messaggio dell’amore di Cristo sente come obbligo morale il desiderio di trasmettere questa notizia ad altre anime che la ignorano. — The Review and Herald, 16 maggio 1882. CEC 18.1