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Dai giorni di Adamo TT1 256

Il sistema della decima è anteriore all’epoca di Mosè. Già ai tempi di Adamo gli uomini furono invitati a offrire a Dio dei doni. Con queste offerte, seguendo le direttive divine, manifestavano il loro apprezzamento per la misericordia e le benedizioni di Dio. Con le generazioni successive questa abitudine si trasmise fino ad Abramo che diede la decima a Melchisedech, sacerdote del Dio Altissimo. Lo stesso principio era in vigore all’epoca di Giobbe. Anche Giacobbe, quando trascorse una notte a Betel, sul sentiero dell’esilio, con una pietra per cuscino, promise a Dio: “...di tutto quello che tu darai a me, io, certamente, darò a te la decima”. Genesi 28:22. Tutte le offerte devono essere volontarie. Dio non obbliga gli uomini a dare. Egli non desidera che i fondi messi a disposizione della sua opera provengano da offerte forzate. TT1 256.1

Il Signore, affinché gli uomini vivessero in stretta comunione con lui e manifestassero simpatia e amore per i propri simili, affidò loro delle responsabilità che li avrebbero aiutati a lottare contro ogni tendenza all’egoismo e a rafforzare il loro amore nei confronti di Dio e dell’umanità. Il piano dell’economato cristiano è stato elaborato dall’Eterno per il bene dell’uomo che è incline all’egoismo e all’avarizia. Il Signore desidera che le offerte siano fatte in occasioni prestabilite affinché la generosità diventi un’abitudine e la beneficenza un dovere cristiano. Un cuore che è diventato sensibile non deve avere il tempo di raffreddarsi egoisticamente e di chiudersi prima che gli venga lanciato un nuovo appello. TT1 256.2