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Capitolo 75: Lo stato del mondo TT1 271

Mi è stato mostrato lo stato del mondo: il calice dell’iniquità è quasi colmo. La nostra terra è caratterizzata da violenza e delitti di ogni tipo e Satana utilizza ogni mezzo per rendere popolari il crimine e i vizi più degradanti. I giovani, nelle strade, sono circondati da manifesti che presentano trasgressione e violenza sotto forma di romanzi o di rappresentazioni teatrali. Essi si familiarizzano con il peccato, tanto più che la condotta dei disonesti e dei depravati viene presentata dalle cronache quotidiane in modo tale da suscitare la curiosità ed eccitare le passioni. TT1 271.1

La letteratura, che è il frutto di menti corrotte, avvelena lo spirito di migliaia di persone: il peccato non appare più in tutta la sua bruttezza. Si ode e si legge così tanto della depravazione e del crimine che la coscienza, un tempo sensibile e pronta a indietreggiare sgomenta e terrorizzata, ora rimane insensibile e può anche soffermarsi con vivo interesse sul linguaggio e sulle azioni degli uomini, per quanto depravati e volgari. TT1 271.2

“E come avvenne a’ giorni di Noè, così pure avverrà a’ giorni del Figliuol dell’uomo”. Luca 17:26. Dio desidera un popolo zelante che sappia resistere con fermezza alla corruzione generale in un’epoca caratterizzata dalla degenerazione. Vuole che i suoi figli utilizzino la potenza divina per poter resistere a ogni tentazione. I manifesti più accattivanti cercheranno invano di fare appello ai sensi per corrompere la mente, perché i credenti saranno così legati a Dio e agli angeli da risultare insensibili alle loro sollecitazioni. Essi devono compiere un’opera che nessuno può fare al loro posto: combattere il buon combattimento della fede e afferrare la vita eterna. Essi non confideranno in se stessi, ma, riconoscendo la propria debolezza e ignoranza, chiederanno al Cristo di comunicare loro la sua saggezza e la sua potenza. TT1 271.3