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Dio dirige il suo popolo TT1 300

Dio sceglie un popolo e desidera che resti unito sulla base della verità eterna. Il Cristo ha dato se stesso per “...purificarsi un popolo suo proprio, zelante nelle opere buone”. Tito 2:14. Quest’opera di purificazione ha come obiettivo di eliminare dalla chiesa ogni ingiustizia, ogni manifestazione di discordia e di contesa, affinchè i membri edifichino invece di distruggere e concentrino ogni energia per compiere la grande opera che è stata loro affidata. Dio vuole che il suo popolo raggiunga l’unità della fede: lo afferma la preghiera che il Cristo pronunciò poco prima della crocifissione. Egli pregò perché i discepoli fossero uniti fra loro come egli era unito al Padre, affinchè il mondo potesse credere che il Padre lo aveva mandato. Questa preghiera meravigliosa e toccante è rimasta viva nel corso dei secoli ed è giunta fino a noi: “Io non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola”. Giovanni 17:20. TT1 300.5

Con quanto fervore i discepoli del Cristo devono cercare di rispondere, con l’esempio della loro vita, a questa preghiera! Molti non si rendono conto del carattere sacro delle relazioni nella chiesa e sono poco disposti a sottomettersi alla sua disciplina. Il loro comportamento rivela chiaramente che essi mettono il loro criterio di giudizio al di sopra di quello della chiesa e non esercitano l’autocontrollo per non suscitare uno spirito di ribellione! Coloro che occupano posizioni di responsabilità nella chiesa possono avere difetti, come altre persone, e prendere decisioni sbagliate; nonostante questo la chiesa del Cristo sulla terra ha conferito loro un’autorità che non può essere considerata con leggerezza. Il Cristo, dopo la risurrezione, ha attribuito potere alla chiesa dicendo: “A chi rimetterete i peccati, saranno rimessi; a chi li riterrete, saranno ritenuti”. Giovanni 20:23. TT1 301.1

I legami che ci uniscono alla comunità non devono essere spezzati con leggerezza; eppure, alcuni che si definiscono cristiani minacciano di abbandonare la chiesa quando non è d’accordo con il loro punto di vista o, secondo loro, non viene tenuto in considerazione. In realtà, lasciando la chiesa, sarebbero proprio loro a soffrirne maggiormente perché si sottraggono al suo influsso e si espongono a tutte le tentazioni della società che li circonda. TT1 301.2