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Tè e caffè TT1 138

L’uso del tè e del caffè è anch’esso nocivo per l’organismo. Il tè produce una sorta di intossicazione. Esso entra in circolo e gradualmente riduce le energie fisiche e mentali. Esso stimola, eccita e accellera il funzionamento dell’organismo, forzando il ritmo naturale e dando così, a chi lo beve, l’impressione che sia indispensabile per ottenere nuove energie. È un errore. Il tè agisce sul sistema nervoso e lo indebolisce molto. Una volta cessato il suo effetto e conclusa l’azione determinata dal suo uso, che cosa accade? Seguono abbattimento e prostrazione a causa della falsa energia che ha sviluppato. Quando l’organismo è affaticato e ha bisogno di riposo, l’uso del tè stimola a compiere azioni non volute, non naturali e determina una certa debolezza e una diminuzione della capacità di resistenza. Molto spesso le forze declinano prima del tempo. Il tè è un veleno per l’organismo e i cristiani non devono farne uso. L’azione del caffè è quasi simile a quella del tè, ma l’organismo ne subisce un effetto ancora più deleterio. Il caffè eccita e poi determina esaurimento e prostrazione. I consumatori di tè e caffè ne portano i segni sul volto: la pelle si fa pallida, come priva di vita. Non si nota più il colorito della salute. TT1 138.3

Tè e caffè non nutrono l’organismo: essi producono il loro effetto prima che lo stomaco abbia avuto il tempo di digerirli e di assimilarli. Tutto questo dimostra che quello che viene considerato forza da parte di chi ne fa uso è solo il risultato dell’eccitazione dei nervi dello stomaco che, a loro volta, trasmettono tale eccitazione al cervello e questo stimola il cuore ad accelerare la sua azione e infonde un’energia di breve durata all’intero organismo. Si tratta di false energie e della peggiore qualità. Tè e caffè non infondono neppure una particella di vigore naturale. TT1 138.4

Gli altri effetti dell’uso del tè sono emicrania, insonnia, palpitazioni, indigestione, tremiti e molti altri mali... TT1 139.1

Avete bisogno di una mente chiara ed equilibrata per apprezzare il carattere elevato della verità, valutare il sacrificio del Cristo e considerare adeguatamente le realtà eterne. Se cedete a cattive abitudini nel mangiare, e quindi indebolite le vostre facoltà intellettuali, non attribuite il giusto valore alla salvezza e alla vita eterna, che vi suggeriscono di conformare la vostra vita a quella del Cristo. Non realizzate quelle sincere rinunce per uniformarvi alla volontà di Dio, come richiede la sua Parola, e per essere moralmente idonei in vista della vita eterna. TT1 139.2