L’opera che ci è stata assegnata è grande e importante; essa richiede uomini avveduti, uomini altruisti, uomini che comprendono la necessità di uno sforzo generoso per la salvezza degli uomini. Però, in questo servizio non ci vogliono uomini tiepidi, perché Cristo non se ne può servire. Occorrono uomini e donne che siano sensibili alle umane sofferenze e la cui vita riveli che essi accettano e diffondono la luce, la vita e la grazia. TT3 188.1
Il popolo di Dio deve unirsi con Cristo nella rinuncia e nel sacrificio. Esso deve essere contento di poter recare a tutto il mondo i messaggi della misericordia. Alcuni lavoreranno in un modo, altri diversamente, secondo la volontà del Signore; tutti, però, si adopereranno per lottare compatti per mantenere l’unità del’opera. Essi debbono operare per lui scrivendo e parlando. La parola della verità, stampata, deve essere tradotta nelle differenti lingue e portata fino alle estreme regioni della terra. TT3 188.2
Il mio cuore spesso è oppresso perché molti che potrebbero lavorare non fanno nulla. In questo modo tali persone diventano oggetto delle tentazioni di Satana. Ogni membro di chiesa che conosce la verità è tenuto a lavorare, mentre è ancora giorno, perché la notte viene nella quale nessuno potrà lavorare. Ben presto capiremo che cosa significa questa notte, perché lo Spirito di Dio, contristato, si va ritirando dalla terra. Le nazioni sono adirate l’una contro l’altra e stanno facendo dei preparativi di guerra. La notte è vicina. Che la chiesa si levi e compia l’opera che le è stata assegnata. Ogni credente colto o no, può dare il messaggio. TT3 188.3
L’eternità si stende davanti a noi e sta per essere sollevato il velo. A che cosa pensiamo, noi che ci aggrappiamo alle nostre comodità, mentre intorno a noi le anime stanno morendo? I nostri cuori sono del tutto cauterizzati? Non vediamo, non comprendiamo che abbiamo un ’opera da svolgere in favore degli altri? Fratelli e sorelle, siete voi fra quelli che hanno occhi e non vedono, orecchie e non odono? E’ forse invano che Dio vi ha fatto conoscere la sua volontà? E’ invano che Egli ha mandato avvertimenti su avvertimenti circa l’imminenza della fine? Credete alle dichiarazioni della sua Parola relative a quello che sta per sopraggiungere sul mondo? Credete che i giudizi di Dio sono sospesi sugli abitanti della terra? E allora, come potete starvene seduti, tranquilli, negligenti e indifferenti? TT3 188.4
Ogni giorno che passa ci avvicina alla fine. Non ci porta anche più vicino a Dio? Stiamo noi vegliando in preghiera? Coloro con i quali noi siamo in quotidiano contatto hanno bisogno del nostro aiuto, della nostra guida. Essi possono trovarsi in una tale condizione mentale che una parola opportunamente detta sarà messa a segno dallo Spirito Santo come un chiodo piantato al posto adatto. Domani qualcuna di queste anime potrebbe trovarsi dove noi non potremo più raggiungerla. Qual è la nostra influenza su questi nostri compagni di viaggio? Quale sforzo facciamo per condurli a Cristo? TT3 188.5
Il tempo è breve e le nostre forze debbono essere organizzate in vista di compiere un ’opera di più vasta portata. Occorrono dei lavoratori che comprendano la grandezza del’opera e che si impegnino in essa non per amore di un salario che percepiscono, ma perché si rendono conto della vicinanza della fine. II tempo esige una maggiore efficienza e una più profonda consacrazione. Oh, io sono così presa da questo argomento che grido a Dio: “Levati e manda i tuoi messaggeri, compenetrati del senso della loro responsabilità, messaggeri nei cuori dei quali l’egoismo, che sta alla base di ogni peccato, è stato crocifisso”. TT3 188.6