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La benedizione TT3 23

Dio si impegna a benedire coloro che osservano i suoi comandamenti: “Portate tutte le decime alla casa del tesoro, perché vi sia del cibo nella mia casa, e mettetemi alla prova in questo, dice l’Eterno degli eserciti; e vedrete s ’io non v ’apro le cateratte del cielo e non riverso su voi tanta benedizione, che non vi sia più dove riporla. E, per amor vostro, io minaccerò l’insetto divoratore; ed Egli non distruggerà più i frutti del vostro suolo, e la vostra vigna non abortirà più nella campagna, dice l’Eterno degli eserciti. E tutte le nazioni vi diranno beati, perché sarete un paese di delizie, dice l’Eterno degli eserciti”. Malachia 3:10-12. TT3 23.4

Dopo queste parole di luce e di verità, come osano gli uomini trascurare ancora un dovere così preciso? Come osano disubbidire a Dio quando l’ubbidienza alle sue esigenze comporta benedizioni temporali e spirituali, mentre la disubbidienza provoca la maledizione di Dio? Dio non può benedire chi rifiuta di essere un economo fedele. Satana è un distruttore, e Dio non può impedirgli di attuare la sua potenza distruttiva. Noi vediamo delle calamità di ogni genere e di ogni grado abbattersi sulla terra. Perché? Perché il Signore non esercita il suo potere di repressione. Il mondo ha disprezzato la Parola di Dio e vive come se Dio non esistesse. Simili agli abitanti del tempo di Noè, gli uomini rifiutano di occuparsi di Dio. L’iniquità abbonda e si estende in modo allarmante. La terra è matura per la mietitura. TT3 23.5