Avevo trascorso il pomeriggio del 2 marzo col fratello e la sorella Haskell per discutere sul’opera in Oakland e sui loro progetti di trascorrere un po’ di tempo nel South Lancaster. Dopo questa visita ero stanca e mi coricai presto. Io soffrivo di reumatismi al fianco sinistro e non riuscivo a prender sonno a causa del dolore. Mi giravo ora su un fianco, ora sul’altro nella speranza di trovare sollievo alla mia sofferenza e sentivo una fitta al cuore che non prometteva nulla di buono. Finalmente mi addormentai. TT3 201.3
Verso le nove e mezzo cercai di girarmi e nel farlo mi accorsi che il mio corpo era del tutto libero da dolore. Mentre mi voltavo su un fianco e sul’altro, e muovevo le mani, sentii una straordinaria libertà di movimento e una leggerezza indescrivibile. La stanza era piena di luce, di una luce bella, lieve, azzurra e mi pareva di essere sulle braccia di esseri celesti. TT3 201.4
In passato avevo visto questa luce particolare, nei momenti di grande benedizione, ma questa volta essa era più netta e più impressionante. Sentivo una pace così profonda e abbondante che non ci sono parole che possano esprimerla. Mi misi seduta sul letto e vidi una nuvola luminosa che mi circondava, bianca come neve e i cui bordi erano di un rosa acceso. Una musica lieve e dolcissima riempiva l’aria e riconobbi in essa il canto degli angeli. Poi una voce mi disse: “Non temere: io sono il tuo Salvatore! I santi angeli sono intorno a te”. TT3 201.5
“Allora questo è il cielo — mi dissi — finalmente posso riposarmi. Non avrò più nessun messaggio da trasmettere, non dovrò più affrontare l’errore. Ora tutto sarà facile e godrò della pace e del riposo. Oh, che pace ineffabile riempie la mia anima! E’ questo davvero il cielo? Sono io una dei piccoli figli di Dio? Godrò sempre di questa pace?”. TT3 201.6
La voce rispose: “La tua opera non è ancora finita!”. TT3 202.1
Mi riaddormentai e quando mi svegliai udii della musica e volli cantare. Qualcuno entrò dalla porta e io mi chiesi se quella persona vedeva la luce. Dopo un poco la luce svanì, ma la pace rimase. TT3 202.2
Di lì a poco mi addormentai di nuovo. Questa volta mi pareva di essere in una seduta di comitato nella quale si discuteva sul’opera delle pubblicazioni. Erano presenti un certo numero di fratelli e il fratello e la sorella Haskell erano là per consultarsi fra loro e con i fratelli circa la diffusione dei nostri libri, opuscoli e periodici. TT3 202.3
Il fr. Haskell presentava delle valide ragioni perché i libri contenenti la conoscenza comunicata alla sor. White — libri che contengono i messaggi particolari che debbono essere dati al mondo — avrebbero dovuto avere libera circolazione. “Perché — chiedeva — il nostro popolo non apprezza e non diffonde maggiormente i libri che hanno l’approvazione divina? Perché non ci si specializza in libri che contengono gli avvertimenti sul’opera di Satana? Perché non ci sforziamo di più per la circolazione dei libri che indicano i piani di Satana per ostacolare l’opera di Dio, libri che smascherano i suoi progetti e rivelano i suoi inganni? I mali morali del suo inganno debbono essere rimossi aprendo gli occhi della gente perché possa rendersi conto della situazione, vedere i pericoli che corre e compiere uno sforzo diligente per impossessarsi per fede di Cristo e della sua giustizia”. TT3 202.4
Un messaggero del cielo era in mezzo a noi. Egli pronunciava parole di avvertimento e di ammaestramento. Egli ci fece chiaramente comprendere che il mondo perisce per la mancanza di conoscenza del’Evangelo. Questo messaggio, contenuto nelle nostre pubblicazioni già stampate o da stampare, dovrebbe essere diffuso fra la gente. TT3 202.5