Le ragioni che in alcuni posti ci hanno spinti a spostarci in campagna per sistemarvi le nostre scuole sono valide anche per altre scuole, altrove. Spendere denaro in edifici supplementari, quando una scuola è già nei debiti, non va d’accordo col piano di Dio. Se il denaro usato dalle nostre maggiori scuole in costosi edifici fosse stato investito nell’acquisto di un terreno in campagna dove gli studenti avrebbero potuto ricevere un’educazione appropriata, molti di loro non si troverebbero oppressi dal peso di debiti crescenti e l’opera di questi istituti sarebbe in condizioni più prospere. Se questa via fosse stata seguita, è vero che fra gli studenti sarebbe sorta qualche lagnanza e che i genitori avrebbero fatto non poche obiezioni; però ai giovani sarebbe stata assicurata un’educazione completa che li avrebbe preparati non solo per un’attività pratica in vari mestieri, ma anche per un posto nella fattoria del Signore nella terra rinnovata. TT2 292.3
Se tutte le nostre scuole avessero favorito l’attività nel settore agricolo, oggi avrebbero un aspetto ben diverso. Non ci sarebbero tanti motivi di scoramento; sarebbero state vinte le forze negative e sarebbero cambiate le condizioni finanziarie. Quanto agli studenti, il lavoro sarebbe stato posto su basi più eque, e poiché il meccanismo umano sarebbe stato proporzionatamente impegnato, ci sarebbe stato maggiore sviluppo fisico e mentale. Purtroppo le istruzioni che il Signore si è compiaciuto di dare sono state accolte con tale rilassatezza che gli ostacoli sono rimasti. TT2 293.1
È una prova di codardia agire in maniera così lenta e incerta nel campo dell’azione, di quell’azione che dovrà produrre la migliore forma di educazione. Osservate la natura: vi è spazio entro i suoi vasti confini per lo stabilimento di scuole dove si possa dissodare il suolo e coltivare i campi. Quest’opera è indispensabile per l’educazione più favorevole all’avanzamento spirituale. La voce della natura è la voce di Cristo che ci insegna innumerevoli lezioni di amore, di potenza, di sottomissione, di perseveranza. Alcuni non apprezzano il valore del lavoro agricolo. Essi, perciò, non devono elaborare i piani per le nostre scuole, perché impedirebbero ogni progresso nella giusta direzione. In passato il loro influsso è stato un vero ostacolo. TT2 293.2
Se la terra viene coltivata, con la benedizione di Dio essa sopperisce alle nostre necessità. Noi non dobbiamo scoraggiarci a motivo di apparenti insuccessi, e il ritardo non ci deve demoralizzare. Lavoriamo il suolo con serenità, pieni di speranza e di gratitudine, fiduciosi che la terra serba nel suo grembo ampie provviste perché il lavoratore fedele le raccolga, provviste più ricche dell’oro e dell’argento. L’avarizia attribuita alla terra è una falsa accusa perché se coltivata razionalmente essa darà i suoi tesori per il bene dell’uomo. Le montagne e le colline mutano, la terra invecchia come un abito, ma la benedizione di Dio che apparecchiò la mensa per il suo popolo nel deserto non verrà mai meno. TT2 293.3
Tempi di crisi si profilano dinanzi a noi ed è bene che le famiglie lascino le città per stabilirsi in campagna affinché la verità sia recata nelle vie secondarie come nelle grandi strade maestre della terra. è necessario che i nostri piani siano elaborati in conformità con quanto dice l’Eterno e siano eseguiti con perseverante energia. L’attività e la perseveranza faranno più dell’ingegno e del sapere che si attinge dai libri. Tutti i talenti e l’abilità conferiti agli agenti umani se non sono utilizzati sono di ben scarso valore. TT2 293.4
Un ritorno ai metodi più semplici sarà apprezzato dai bambini e dai giovani. Il lavoro nel giardino e nel campo sarà una piacevole variante alla faticosa e monotona ripetizione di lezioni astratte, nelle quali la loro giovane mente non dovrebbe essere mai confinata. Tale cambiamento sarà prezioso massimamente per il ragazzo nervoso che trova faticoso e difficile ritenere le lezioni contenute nei libri. Per lui vi è salute e felicità nello studio della natura, e le impressioni ricevute non svaniranno dalla sua mente, perché saranno sempre associate con gli oggetti che si trovano dinanzi agli occhi suoi. TT2 293.5