Alcuni elementi relativi alla ubicazione e all’utilizzazione dei terreni adiacenti la nostra scuola e la nostra chiesa, mi sono stati esposti e ho l’incarico di presentarveli. Sino a poco tempo fa non mi sono sentita libera di parlarne e anche ora non riesco a dire tutto, perché il nostro popolo non è ancora pronto per comprendere tutto ciò che secondo la provvidenza di Dio andrà sviluppandosi ad Avondale. TT2 295.1
Nelle visioni notturne mi furono mostrate chiaramente alcune cose. Delle persone stavano scegliendo vari appezzamenti di terreno nelle vicinanze della scuola per costruirvi delle abitazioni private. Uno si levò in mezzo a loro e disse: “Voi state commettendo un grave errore del quale vi rammaricherete. Questa zona non deve essere occupata da edifici se non per provvedere le necessarie comodità agli insegnanti e agli studenti della scuola. Il terreno intorno all’istituto scolastico deve essere riservato come fattoria della scuola, e diventare una parabola vivente per quanti studiano. Gli studenti non devono considerare la campagna circostante la scuola come qualcosa di ordinario, ma debbono stimarla come un libro di testo, aperto dinanzi a loro e che il Signore desidera sia da essi studiato. Tali lezioni forniranno utili nozioni per la cultura dell’anima. TT2 295.2
“Se lasciate che il suolo vicino alla scuola sia occupato da abitazioni, sarete poi costretti a cercare un’altra zona più lontana per coltivarla. Così facendo commetterete un grosso sbaglio di cui avrete a pentirvi. Tutto il terreno adiacente deve essere considerato azienda agricola della scuola, dove i giovani potranno formarsi sotto la guida di elementi qualificati. I ragazzi che frequentano le nostre scuole hanno bisogno di tutta l’area circostante. Essi dovranno piantarvi alberi ornamentali e da frutto e coltivare i prodotti dell’orto. TT2 295.3
“La fattoria della scuola deve essere considerata come un libro di testo della natura, dal quale gli insegnanti possono ricavare le loro lezioni. I nostri studenti devono imparare da Cristo, creatore del mondo e di tutto ciò che è in esso. Egli è la vita e la luce di ogni essere vivente. La vita di ogni fanciullo e di ogni giovane disposti ad approfittare dell’opportunità di ricevere una giusta educazione sarà piena di gratitudine e di contentezza, mentre si trovano a scuola proprio per merito delle cose sulle quali si posa il loro sguardo”. TT2 295.4