In alcune delle nostre scuole la quota dell’insegnamento è troppo bassa. Per vari motivi ciò è risultato a detrimento dell’opera pedagogica. Ha determinato dei grossi debiti, ha richiamato sull’amministrazione un continuo sospetto di errato calcolo, di inettitudine nel campo economico, di progetti errati. Gli insegnanti, a loro volta, si sono scoraggiati e la gente si è sentita spinta a chiedere anche alle altre scuole delle rette scolastiche più basse. Qualunque possa essere stato il motivo che ha suggerito delle rette inferiori rispetto a quelle correnti, il fatto stesso che una scuola operi in passivo è ragione sufficiente per rivedere i piani e riordinare i prezzi perché le cose possano prendere una piega migliore. La quota fissata per insegnamento, vitto e alloggio dovrebbe essere sufficiente per pagare i salari degli insegnanti, fornire agli studenti un vitto abbondante, sano e nutriente, arredare le camere, provvedere alle varie riparazioni e affrontare altre spese indispensabili. Come si vede, si tratta di qualcosa di molto importante che non richiede un calcolo frettoloso e approssimativo, ma un esame approfondito. Occorre il consiglio del Signore. La scuola deve avere delle entrate sufficienti non solo per le necessarie spese correnti, ma anche per dare agli studenti, nel corso dell’anno scolastico, tutto ciò che è indispensabile al loro lavoro. TT2 308.5
Non si deve permettere che i debiti si accumulino di anno in anno. La più alta forma di istruzione che possa essere impartita consiste nell’evitare i debiti come si evitano le malattie. Quando anno dopo anno non si nota alcuna diminuzione dei debiti, anzi se ne registra l’aumento, occorre fermarsi. L’amministratore dica: “Io mi rifiuto di continuare ad amministrare la scuola fino a che non sia stato escogitato qualche sistema sicuro”. Sarebbe meglio, molto meglio, chiudere la scuola fino a che gli amministratori non abbiano appreso l’arte di dirigere su solide basi. Per amore di Cristo, in qualità di popolo scelto da Dio, mettetevi all’opera e date inizio nelle nostre scuole a un sano sistema finanziario. TT2 309.1
Ogni volta che sia necessario aumentare la retta scolastica, il problema dev’essere sottoposto prima di tutto ai responsabili della scuola, facendo loro notare che le quote sono state tenute troppo basse e che perciò i debiti aumentano, col risultato che la scuola si trova ostacolata e paralizzata nello svolgimento della sua attività. Un adeguato aumento della retta potrà determinare, è vero, una diminuita frequenza dei corsi, però una frequenza numerosa non dovrebbe essere motivo di compiacimento maggiore di quello della eliminazione dei debiti. TT2 309.2
Una delle conseguenze della retta bassa a Battle Creek è stata la concentrazione in uno stesso luogo di un numero di studenti e di famiglie maggiore di quanto sarebbe stato bene avere. Se i due terzi degli abitanti di Battle Creek fossero stati testimoni del Signore in altre località, essi avrebbero avuto posto per crescere. Sarebbero stati registrati risultati maggiori se una parte del tempo e delle energie spesi nella grande scuola di Battle Creek per conservarla in floride condizioni, fosse stata impiegata per scuole altrove, dove c’è posto per le attività agricole da incrementare come parte dell’educazione. Se ci fosse stata la disposizione a seguire le vie del Signore e i suoi piani, molte scuole oggi crescerebbero in altri posti. TT2 309.3
La voce del Signore è giunta ripetutamente a noi perché fossero impiantate chiese e scuole in altre località, poiché vi erano già troppe pesanti responsabilità in uno stesso luogo. La gente deve lasciare i grandi centri urbani e stabilirsi altrove: questa è l’istruzione impartita. Se si fosse prestato ascolto alle direttive date, se i mezzi e le agevolazioni fossero stati ripartiti saggiamente, il denaro speso per altre costruzioni scolastiche a Battle Creek avrebbe permesso di creare due nuove istituzioni altrove. Così l’albero sarebbe cresciuto e avrebbe portato frutti mai visti prima, ma gli uomini hanno preferito andar dietro al loro senno. TT2 309.4
I nostri fratelli dicono che da parte di ministri e di genitori giunge la scusa che nelle nostre file vi sono decine e decine di giovani che hanno bisogno dei vantaggi offerti dalle nostre scuole, ma che non le possono frequentare a meno che non siano ridotte le spese d’insegnamento. Però quanti si raccomandano per una retta inferiore dovrebbero esaminare il problema da tutti i suoi lati. Se gli studenti non riescono da loro stessi a procurarsi i mezzi necessari per le spese richieste da una preparazione coscienziosa e valida in vista della loro formazione, non sarà meglio che genitori, amici, chiese di appartenenza, oppure fratelli generosi e benevoli della loro federazione, li aiutino, anziché determinare per la scuola un aggravio di debiti? Molto meglio sarebbe lasciare che molti che si dichiarano in favore dell’istituzione partecipino alle spese, anziché lasciare che la scuola finisca nei debiti. TT2 310.1
È necessario ideare dei metodi per impedire l’accumularsi di oneri sulle nostre istituzioni. Non bisogna far soffrire l’intera causa a motivo del debito che non potrà essere estinto a meno che non si verifichi un totale cambiamento e l’opera sia condotta su basi diverse. Tutti coloro che hanno avuto una parte nel lasciarsi coprire da questa ondata di debiti, sentano ora il dovere di fare quanto possono per allontanarla. TT2 310.2