Esiste un altro pericolo cui sono particolarmente esposte le classi agiate, e anche qui si apre un altro campo di lavoro per il missionario medico. Moltissimi che prosperano nel mondo e che non si abbassano alle comuni forme del vizio, sono però portati alla distruzione a causa del loro amore per le ricchezze. Presi dai loro tesori terreni, diventano insensibili alle esigenze di Dio e alle necessità dei loro simili. Anziché considerare la ricchezza come un talento da usare alla gloria di Dio e per il sollievo dell’umanità, essi la considerano un mezzo per soddisfare e glorificare se stessi. Aggiungono casa a casa, appezzamento di terreno ad appezzamento di terreno, riempiono le proprie case di oggetti lussuosi, mentre derivano dalla presenza di Cristo nel cuore, essi si adoperino per quanti, abbagliati nella miseria, nel crimine, nella malattia, che cadono colpiti dalla morte. Quanti così dedicano la vita al servizio di se stessi non sviluppano in sé gli attributi di Dio, ma quelli di Satana. TT2 325.3
Questi uomini hanno bisogno dell’Evangelo. Il loro sguardo deve staccarsi dalla vanità delle cose materiali e rivolgersi verso le ricchezze eterne. Essi debbono imparare la gioia del dare, la benedizione che deriva dall’essere i collaboratori di Dio. TT2 326.1
Le persone di questa categoria sono spesso difficili da raggiungere, ma Cristo aprirà la strada perché possano essere avvicinate. Per loro occorrono gli operai più prudenti, pieni di fiducia, che diano pieno affidamento. Con la saggezza e il tatto che nascono dall’amore di Dio, con la bontà e la gentilezza che derivano dalla presenza di Cristo nel cuore, si adoperino per quanti, abbagliati dallo scintillio delle ricchezze terrene, non riescono a scorgere la gloria del tesoro celeste. TT2 326.2
Che i predicatori studino con loro la Bibbia inculcando nei loro cuori la sacra verità. Leggano loro le parole di Dio: “A lui voi dovete di essere in Cristo Gesù, il quale ci è stato fatto da Dio sapienza, giustizia, santificazione e redenzione”. “Così parla l’Eterno: II savio non si glori della sua saviezza, il forte non si glori della sua forza, il ricco non si glori della sua ricchezza; ma chi si gloria si glori di questo: che ha intelligenza e conosce me, che sono l’Eterno, che esercita la benignità, il diritto e la giustizia sulla terra; perché di queste cose mi compiaccio, dice l’Eterno”. “In lui non abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati, secondo le ricchezze della sua grazia”. “L’Iddio mio supplirà a ogni vostro bisogno, secondo le sue ricchezze e con gloria in Cristo Gesù”. 1 Corinzi 1:30; Geremia 9:23, 24; Efesini 1:7; Filippesi 4:19. TT2 326.3
Simile appello, rivolto nello Spirito di Cristo, non sarà affatto considerato inappropriato; rimarrà anzi impresso nella mente di molti dei ceti più elevati. TT2 326.4
Attraverso sforzi compiuti con saggezza e amore, più di un ricco si sentirà richiamato al senso della propria responsabilità nei confronti di Dio. Quando poi apparirà chiaro quello che il Signore si aspetta da loro, in qualità di suoi rappresentanti, in vista del sollievo dell’umanità sofferente, molti risponderanno e daranno denaro e simpatia a beneficio dei bisognosi. Una volta che le loro menti sono state strappate dai loro egoistici interessi, non pochi si sentiranno spinti ad abbandonarsi a Cristo. Con le loro risorse e con il loro influsso si uniranno volentieri nell’opera di beneficenza con l’umile missionario che è stato l’agente di Dio per la loro conversione. Col giusto impiego dei loro beni si accumuleranno “un tesoro nei cieli, che non viene meno, dove non si accosta nessun ladro e la tarma non guasta”. Si impossesseranno del tesoro che la sapienza offre: “ricchezza e giustizia durature”. TT2 326.5
Osservando la nostra vita, la gente del mondo si fa un’opinione di Dio e della religione di Cristo. Tutti quelli che ignorano Cristo hanno bisogno di avere sempre dinanzi agli occhi, nella vita di quanti lo conoscono, gli alti e nobili princìpi del suo carattere. Il grande dovere e l’ambito privilegio del medico missionario consistono nel far fronte a questa necessità e nel recare la luce dell’amore di Cristo nelle case dei grandi e degli umili, dei ricchi e dei poveri. TT2 326.6
“Voi siete il sale della terra”, disse Gesù ai suoi discepoli. Con queste parole Egli parlava anche agli operai di oggi. Se voi siete il sale, vi sono in voi delle proprietà che salvano, e così la virtù del vostro carattere avrà un influsso salutare. TT2 327.1